Ancóna, marca di-
regione autonoma costituita nel 1090 dall'imperatore Enrico IV che investì Guarnerio o Varnerio di quel territorio già appartenuto a Matilde di Canossa. Gli eredi di Guarnerio (Federico, Guarnerio II, Guarnerio III, Federico II) si alternarono poi al governo senza tuttavia assicurarsi la successione se nel 1177 la marca passò a Corrado di Lützelhard che la lasciò nel 1189 per quella di Toscana. Altri successori furono poi Gotebaldo di Senigallia (1191) e Marcovaldo di Annweiler (1194) che estese i suoi poteri al Molise e si fregiò del titolo di dux Ravennae, marchio Anconae et Molisii. Innocenzo III, che intendeva ricostruire il patrimonio della Chiesa, scomunicò l'infedele Marcovaldo e si annetté nel 1199 gran parte della marca. Fu difficile per il papa mantenere l'ordine e preferì scaricare il governo del tormentato territorio su Azzo IV d'Este. Dopo fasi alterne – che videro in primo piano le figure di Federico II di Svevia II e di Manfredi, i quali governarono per mezzo di vicari imperiali, e la ribellione dei signori locali durante la cattività avignonese – la marca fu riguadagnata al papato dal cardinale Albornoz che la riordinò secondo le Costitutiones Marchiae Anconitanae. L'ultima signoria, di Francesco Sforza, durò dal 1433 al 1477 dopo di che la marca rimase alla Chiesa.