Almeida-Garrett
Indicepseudonimo dello scrittore e uomo politico portoghese João Baptista da Silva Leitão (Oporto 1799-1854), caposcuola del movimento romantico lusitano. Laureatosi in diritto all'Università di Coimbra, divenne un ardente sostenitore delle idee liberali. A causa delle sue idee politiche fu più volte in esilio dal 1823 al 1832; tornò infine in patria al seguito di Pietro IV che scacciò il reggente assolutista Michele. Col ristabilirsi dell'ordine sotto il governo della regina Maria, figlia di Pietro IV, ottenne incarichi diplomatici. Collaborò alla stesura di leggi liberali e fu nominato ispettore generale dei teatri. Nel 1836 fu eletto deputato e nel 1852 ministro degli Affari Esteri. Come poeta esordì con la raccolta Lírica de João Mínimo (1829), ancora di gusto arcadico. Nel poema in dieci canti in ottave Camões (1825) Almeida-Garrett si oppose all'estetica classica affermando che non ne avrebbe più seguito i vieti precetti, ma avrebbe ascoltato solo il proprio cuore e la natura. Con il poema epico-lirico Dona Branca (1826; Donna Bianca), in dieci canti di endecasillabi sciolti, celebrò il periodo della liberazione dagli Spagnoli e dagli Arabi; nella raccolta antologica Romanceiro (3 vol., 1843-51) riunì e rielaborò leggende e cantiche popolari nazionali. Ma le due sue migliori raccolte poetiche, Flores sem fruto (1845; Fiori senza frutto) e Folhas caídas (1853; Foglie cadute), contengono delicate e intense liriche d'amore. Come autore drammatico, dopo le prime tragedie di gusto neoclassico, quali la Lucrécia (1819), la Mérope (1820) e il Catão (1821; Catone), scrisse drammi storico-romantici: Um auto de Gil Vicente (1838; Una rappresentazione di Gil Vicente), in cui si ispirò all'iniziatore del teatro portoghese, Dona Filipa de Vilhena (1840), incentrato su un episodio della rivolta del 1640 contro gli Spagnoli, O alfageme de Santarém (1842; L'armaiolo di Santarém), il cui protagonista è Num Álvares Pereira, il conestabile santo che con la vittoria di Aljubarrota (1385) costrinse Giovanni I di Ca stiglia a rinunciare alle sue pretese sul Portogallo. Il capolavoro di Almeida-Garrett resta però Frei Luís de Sousa (1844; Frate Luigi di Sousa), uno dei contributi più vigorosi al teatro romantico europeo, in cui, sullo sfondo desolato della sconfitta di Alcazarquivir (1578), trattò il dramma della grandezza morale in lotta con un mondo ciecamente deterministico. A quest'opera seguì un'arguta commedia anticlericale, A sobrinha do Marquês (1848; La nipote del Marchese). Nella prosa, Almeida-Garrett si distinse con il romanzo storico Arco de Santana (1845), dove rivive la Oporto del sec. XIV, e con Viagens na minha terra (1846; Viaggi nella mia terra), in cui sono descritti gli incanti della valle di Santarém. Ma Almeida-Garrett ha soprattutto il merito d'aver promosso il rinnovamento del teatro lusitano, con la sua opera e come fondatore del Teatro nazionale e del Conservatorio drammatico.
Bibliografia
A. Farinelli, Il romanticismo nel mondo latino, vol. III, Torino, 1927; A. Crabbé Rocha, O teatro de Garrett, Lisbona, 1940 (nuova ed., Coimbra, 1954); G. C. Rossi, Le più belle pagine della letteratura portoghese e Teatro portoghese e brasiliano, Milano, 1959-60.