ìbis

sm. [sec. XIX; dal latino ibis]. Nome di numerose specie di Uccelli Ciconiformi della famiglia dei Treschiornitidi. La specie più nota è certamente l'ibis sacro (Threskiornis aethiopicus), così denominato a motivo del culto religioso (era simbolo dell'Akh, la forza divina, uno degli elementi spirituali costituenti l'individuo) di cui lo facevano oggetto gli antichi Egizi. Lungo ca. 70 cm, ha zampe assai sviluppate ed è caratterizzato dal lungo becco a lieve convessità superiore, nonché dal collo e dal capo neri, privi di penne, contrastanti con il piumaggio tutto candido. È ampiamente distribuito nell'Africa orientale e sudorientale, in Madagascar e in Arabia meridionale, ove frequenta zone acquitrinose; spesso si avvicina anche ai villaggi alla ricerca di rifiuti di ogni tipo. Costruisce, solitamente tra gli arbusti, un nido di rami ed erbe, nel quale depone non più di quattro uova. Simile è l'ibis bianco (Threskiornis melanocephalus), diffuso in India. L'ibis eremita o ibis calvo (Geronticus eremita) si rinviene in zone montagnose, in Africa settentrionale e Asia Minore, e occasionalmente in Spagna. Un tempo ampiamente diffuso in Europa, e anche nell'Italia nordorientale, si è estinto nel sec. XVI in Baviera e nel sec. XIX in Turchia. Si distingue per il bel piumaggio nero a riflessi verdi, contrastante con il rosso vivo della cute nuda del capo e con il bianco del collo. L'ibis hadeda (Bostrichia hagedash), dal piumaggio bruno e dal becco scuro, con ramo superiore rossastro, è comunissimo in tutta l'Africa a sud del Sahara. L'ibis rosso (Guara guara=Eudocimus ruber), abitante delle zone acquitrinose dell'America meridionale, si differenzia per il bel piumaggio di colore rosso scarlatto. Altre specie americane sono l'ibis bianco (Eudocimus albus), con piumaggio interamente bianco, faccia, becco e zampe rosse, l'ibis faccia bianca (Plegadis chihi), molto simile al mignattaio. Il genere Ibis appartiene invece alla famiglia dei Ciconidi ed è sinonimo di Mycteria.