Le origini di Roma: l'età dei re
- Introduzione
- Le origini storiche e la monarchia
- L'ordinamento politico
- Le classi sociali
- Approfondimenti
- Riepilogando
Le origini storiche e la monarchia
Tra l'VIII e il VII sec. a.C., per motivi di difesa dall'invasione etrusca, il villaggio del Palatino, ingranditosi e sviluppatosi in età precedente, si fuse con quelli vicini, Esquilino, Celio, Viminale, Quirinale, Capitolino. Da questo processo di fusione (di cui rimane il ricordo della festa religiosa del Septimontium, a sottolineare anche il carattere religioso dell'unione), unito all'arrivo di popolazioni sabine, si formò la città di Roma. Secondo la tradizione, a Roma regnarono 7 re, fino al 509; probabilmente furono di più e quelli ricordati sono solo i più importanti. I primi quattro avevano origine latino-sabina, gli ultimi tre etrusca. Morto Romolo durante un temporale (i Romani credettero in una sua ascesa al cielo e lo adorarono col nome di Quirino), gli successe Numa Pompilio. A lui vengono attribuite l'introduzione delle prime istituzioni religiose, la riforma del calendario con l'anno di 12 mesi e 365 giorni e l'occupazione della fortezza etrusca del Gianicolo. A Tullo Ostilio sono legate le prime azioni militari, la conquista di Albalonga, la vittoria dei tre fratelli romani, gli Orazi, contro i tre fratelli albani, i Curiazi e l'espansione a danno delle popolazioni confinanti. Anco Marzio conquistò Ostia e Roma ottenne l'accesso sul mare stabilendo contatti con Etruschi, Cartaginesi e Greci. Tarquinio Prisco fu il primo re di origine etrusca. Fece costruire il Circo Massimo, il tempio di Giove Capitolino, la Cloaca Massima. In campo amministrativo aumentò il numero dei senatori (da 100 a 200) permettendo l'accesso alla carica anche per meriti personali e non più solo per nobiltà di nascita. Servio Tullio (secondo re etrusco) espanse ulteriormente il dominio verso sud; emanò una nuova costituzione basata sul censo (i comizi centuriati) e portò a 300 il numero dei senatori. Tarquinio il Superbo (terzo re etrusco e ultimo re di Roma) fu un re dispotico e crudele, sospese le costituzioni e governò arbitrariamente con ogni tipo di sopruso. Secondo una tradizione, Tarquinio fu cacciato dai Romani e chiese aiuto al lucumone di Chiusi, Porsenna, che venne però sconfitto dagli eroi Orazio Coclite e Muzio Scevola. Secondo il racconto di Tacito, invece, fu lo stesso Porsenna a cacciare l'ultimo re. Da allora cominciò a prendere corpo l'ordinamento repubblicano. Dei sette re di Roma, quelli su cui comunque ci sono notizie più attendibili sono gli ultimi tre, perché è certo che la potenza etrusca influenzò anche Roma; per gli altri, purtroppo, spesso la fantasia si sovrappone alla realtà.