La rivoluzione del Neolitico

Introduzione

Generalmente si fa iniziare il secondo periodo della preistoria, chiamato protostoria, dal Neolitico. Esso fu caratterizzato dall'apparizione di forme culturali articolate e quasi rivoluzionarie rispetto al passato, anche se ancora prive di scrittura. II Neolitico, che viene fatto iniziare circa 8 000 anni a.C., vide svilupparsi quattro attività fondamentali: I'uso della pietra levigata secondo una nuova tecnica (da cui il nome del periodo da neo, “nuova” e lithos, “pietra”), l'arte della ceramica, la coltura dei cereali e la domesticazione degli animali. Sulle rive dei grandi fumi (Nilo, Tigri ed Eufrate, Indo), lungo le coste del Mediterraneo orientale e in Siria si costituirono villaggi per un tipo di vita seminomade (non conoscendo infatti la rotazione delle colture, quando il terreno esauriva la sua fertilità, gli uomini erano costretti a migrare). I campi erano lavorati con I'uso di zappe e si coltivavano grano e orzo. A scopo alimentare si allevavano capre, maiali e pecore. Sorsero le prime civiltà organizzate, con specializzazione e divisione dei compiti. Nella zona del Vicino Oriente si affermò il culto della dea Madre, legato alla terra e alla fertilità. L'Eneolitico, iniziato circa 5 000 anni a.C., fu il periodo in cui vennero introdotte le prime tecniche metallurgiche (lavorazione del rame). Queste si affinarono con la scoperta del bronzo (Età del bronzo) e del ferro (Età del ferro).