La rivoluzione del Neolitico
- Introduzione
- Il Neolitico
- La metallurgia
- Approfondimenti
- Riepilogando
Il Neolitico
Il Neolitico assunse caratteristiche particolari a seconda delle zone nelle quali si svilupparono le varie culture. Per questo si suole distinguere un Neolitico del Vicino Oriente, Sahariano, Europeo, Italiano, Maglemosiano (da Maglemose in Danimarca), delle Americhe, Egiziano, dell'Estremo Oriente. I primi centri abitati con tracce di rudimentali fortificazioni apparvero nel Vicino Oriente. Qui si allevava la capra e si coltivavano cereali. Si affermò la tecnica della ceramica e il commercio dell'ossidiana (vetro vulcanico per ottenere manufatti scheggiati). Il Sahara, in un momento climaticamente favorevole, con abbondanza d'acqua e di vegetazione, fu abitato da cacciatori e da pastori. Sono state ritrovate infatti incisioni e pitture rupestri oltre a manufatti di pietra, vasellame e ceramica. In Europa, il Neolitico può essere fatto iniziare circa 6 000 anni a.C. Sulle coste del Mediterraneo centrale e occidentale si sviluppò la tecnica della ceramica impressa; lungo il Danubio si construirono abitazioni di legno, lunghe e rettangolari. La cultura Maglemosiana, diffusa nell'Europa settentrionale, fu caratterizzata da una fiorente industria litica, dalla produzione di armi in osso e di piroghe, pagaie e archi in legno. Accanto ad attività di caccia si diffusero pratiche agricole. Nel Tavoliere della Puglia sorsero villaggi di capanne circondati da grandi fossati. Al nord la cultura neolitica si diffuse in Liguria, in Emilia-Romagna (Modena) e in Lombardia (Cremona). Vasi a forma sferica o emisferica, decorati a crudo, sono stati ritrovati in Liguria; resti di capanne in villaggi fortificati in Sicilia; resti di ceramiche in tutta l'ltalia centrale; scodelle, vasi, bicchieri a fondo piatto e bocca quadrata, decorati a incisione o graffito, nelle valli alpine; nella zona di Varese sono stati ritrovati resti di insediamenti palafitticoli e ceramiche nere tra le più belle; qui i sviluppò anche la tessitura. Nelle Americhe le prime forme di agricoltura (mais, zucca, peperone e fagiolo) comparver, nel Nuovo Messico. 5 500 anni a.C. ebbe inizio il Neoliti o Egiziano. Venivano coltivati cereali e lino e si allevavano il bue, il maiale e la pecora. Si praticava la pesca con ami e la caccia all'elefante, all'ippopotamo e al coccodrillo. In Estremo Oriente (Cina) si coltivava il miglio e si allevavano il bue, il maiale e la capra. Si producevano manufatti in pietra levigata e ceramiche nere, lucide o dipinte.
L'Eneolitico (dal lat. aeneus “bronzeo” e dal gr. lithos “pietra”) viene fatto iniziare circa nel 5 000 a.C. In questo periodo la lavorazione del rame, inizialmente praticata mediante martellatura, cominciò a essere svolta a caldo, realizzando delle vere e proprie fusioni mettalurgiche che si diffusero in Europa nel 3 500 a.C. Si praticava l'inumazione dei morti in grotte artificiali e in camere sepolcrali. La cultura manifatturiera era caratterizzata da vasellame a forma di campana rovesciata, da pugnali e oggetti di rame, da bottoni e piastrine in osso e pietra forata. Nel corso del V millennio a.C., nelle regioni dell'Europa del nord, della Spagna, della Francia, dell'ltalia e del Nordafrica, si svilupparono le prime costruzioni megalitiche: monumenti fatti con grossi blocchi di roccia rozzamente squadrati infissi nel terreno. La loro funzione era rituale e funeraria. I tipi più comuni erano i menhir, lunghe pietre infisse verticalmente nel terreno. Più menhir disposti in fila formano gli allineamenti; un cerchio di menhir costituiva un cromlech (dal bretone crom, “rotondo” e lech, “pietra”). Il dolmen (dal bretone tol, “tavola” e men, “pietra”) era un lastrone di pietra appoggiato orizzontalmente su pietre infisse verticalmente nel terreno così da formare un ambiente solitamente a uso sepolcrale. A Stonehenge, nella Gran Bretagna meridionale, si trova il “cromlech” più famoso e più grande che si conosca: occupa un'area di 100 000 m2. Circa nel 3 500 a.C. si sviluppò in Egitto la cultura del Badariano (dalla località di Badari). I badariani erano agricoltori e allevatori e vivevano in capanne. Impiegavano il rame per fabbricare perle e collane. Nel successivo periodo detto Amratiano venne introdotto l'uso della ruota e dell'aratro. In Italia lo sviluppo di culture eneolitiche si presentò solo a partire dal III millennio a.C. Alcuni gruppi umani introdussero la lavorazione del rame e l'inumazione collettiva in necropoli a grotticelle. Le attività economiche erano quelle della pastorizia, dell'agricoltura, del commercio, della caccia e della raccolta. In Sicilia sono state ritrovate tracce di insediamenti in villaggi e grotte, oltre a manufatti in ceramica, pietre scheggiate e levigate. Monumenti dolmen e statuine della dea Madre in osso sono stati rinvenuti in Sardegna.