La civiltà egizia
L'Egitto dei faraoni
La complessa organizzazione burocratica dipendeva dalla vastità del Regno. A capo era il faraone il cui trono si trasmetteva ereditariamente: aveva un potere assoluto ed era considerato una divinità incarnata, a capo pertanto anche della religione. Al sovrano spettavano 5 nomi che ne definivano i rapporti con una o più divinità. Sotto il faraone vi era il visir, una sorta di primo ministro; quindi vi erano i governatori provinciali che amministravano le diverse zone del Regno. Le tre classi sociali più elevate erano quella dei sacerdoti, degli scribi e dei militari. I sacerdoti officiavano i riti religiosi nei templi, presiedevano le cerimonie funebri e il culto dei morti, interpretavano i sogni e i responsi degli dei. Erano inoltre responsabili della coltivazione delle terre del faraone. Gli scribi avevano il monopolio della scrittura ed erano importanti come funzionari e impiegati dello Stato. I militari ebbero più o meno importanza a seconda della politica estera di ogni faraone. Il resto della popolazione era formato da contadini, operai, artigiani, commercianti e schiavi.