Mutamenti tecnologici e nuove dimensioni del capitalismo mondiale

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  • Le malattie del XX secolo

Le malattie del XX secolo

Le trasformazioni socioeconomiche dei paesi industrializzati nel corso del XX secolo hanno radicalmente mutato il qua­dro delle malattie. Molte di esse (il cole­ra, la difterite e altre) sono scomparse o hanno ridotto al minimo i propri effetti negativi. Se nell'Italia della fine dell XIX secolo le principali cause di morte erano legate alle malattie gastroenteriche (ol­tre 300 morti l'anno ogni 100 000 abitanti), alla bronchite (250), alla pol­monite (230), alla tubercolosi (200), nell'Italia di cento anni dopo prevalgono invece le malattie del sistema cardiocircolatorio (oltre 400) e i tumori (circa 240). Nuove malattie sono comparse inoltre nel mondo industrializzato, diretta conseguenza dell'inquinamento (al­lergie e tumori). Un caso clamoroso - anche per i suoi risvolti sulla psicologia sociale e sul costume che hanno fatto parlare di peste del 2000 - è rappresen­tato dalla sindrome da immunodeficenza acquisita, o AIDS (Acquired Immuno-Deficiency Syndrome), diagnosticata per la prima volta nel 1981. Di natura virale, essa può essere contratta per via sessua­le o attraverso il contatto con il sangue di un ammalato e ha colpito particolar­mente i Paesi extraeuropei; negli ultimi anni, si è molto diffusa anche nel mon­do occidentale. Gli scienziati sono al lavoro per trovare una cura efficace.