I metodi di ricerca
- Introduzione
- L'indagine per campione
- La ricerca di laboratorio
- Il lavoro sul campo
- La ricerca storica
- La ricerca comparata
La ricerca di laboratorio
Alla fine dell'800, sulla scia dei risultati raggiunti dai laboratori di psicologia sperimentale, nacquero le prime ricerche sociologiche di laboratorio; un ambiente controllato veniva infatti ritenuto utile per studiare le relazioni tra piccoli gruppi di persone, poiché risultava più semplice isolarne le variabili. Questo metodo è tuttora largamente usato per studiare fenomeni come la leadership, i modelli di cooperazione e di competizione ecc.
La maggior parte del lavoro in laboratorio assume la forma dell'esperimento: il ricercatore comincia con un'ipotesi, per esempio che il rischio di essere espulsi dal gruppo stimoli atteggiamenti conformisti. Si dividono i soggetti in due gruppi omogenei: il gruppo sperimentale e il gruppo di controllo. Si espone quindi il primo dei gruppi alla variabile indipendente (cioè la condizione che si pensa provochi un certo risultato), mentre il gruppo di controllo non viene esposto a questa variabile al fine di poterne valutare l'incidenza. Nel caso in cui si intendesse, per esempio, verificare gli effetti che l'integrazione razziale scolastica produce sugli atteggiamenti degli studenti bianchi nei confronti delle persone di colore, il ricercatore dovrà innanzi tutto dividere gli studenti in due gruppi omogenei di cui verrà registrato l'atteggiamento razziale. Verranno quindi inseriti all'interno di uno dei due gruppi (nel gruppo sperimentale) degli studenti di colore; dopo un periodo sufficientemente lungo si misurerà di nuovo l'atteggiamento degli studenti bianchi nei confronti di quelli di colore, confrontando infine i risultati con quelli emersi dalla misurazione degli atteggiamenti del gruppo di controllo, ossia degli studenti del gruppo in cui non era stata inserita la variabile dell'integrazione.
Il grande merito degli esperimenti è quello di consentire l'isolamento e il controllo degli elementi che si suppongono causare un determinato fenomeno. È stato talora obiettato che l'artificiosità della situazione che si viene a creare in laboratorio ne potrebbe condizionare la validità. Da qui la tendenza da parte di numerosi studiosi di effettuare esperimenti sul campo. Nell'esperimento sul campo il ricercatore cerca di controllare le condizioni che influiscono sia sul gruppo sperimentale, sia su quello di controllo in un ambiente più specifico, come una scuola, un ospedale o una fabbrica. Tuttavia, a causa della presenza di fattori non controllabili, gli esperimenti sul campo danno spesso risultati meno nitidi di quelli in laboratorio.