Il metamorfismo
Il termine metamorfismo deriva dal greco e significa letteralmente "cambiamento di forma"; più propriamente, può essere definito come un cambiamento della struttura (fig. 10.1.) e/o della composizione mineralogica di una roccia preesistente (che può essere, per esempio, ignea o sedimentaria) senza passare attraverso la fusione. Durante il metamorfismo si verificano, cioè, fenomeni di ricristallizzazione (formazione di cristalli diversi da quelli presenti nella roccia originaria) e di reazioni chimiche fra minerali costituenti la roccia, che rimangono comunque allo stato solido: tutto ciò è possibile solo se si determina un notevole aumento di temperatura e/o di pressione.
Salvo poche eccezioni, nel processo metamorfico la composizione chimica della roccia non cambia, ma, in seguito ai processi di ricristallizzazione, si modifica la sua composizione mineralogica.
Analizzando la composizione mineralogica di una roccia metamorfica, non è sempre facile individuare la roccia da cui essa proviene: può accadere, infatti, che rocce differenti per origine e composizione mineralogica, ma con la stessa composizione chimica, poste nelle stesse condizioni di temperatura e di pressione, possano dare origine alla medesima roccia metamorfica (fenomeno detto di "convergenza"). Può anche succedere che, da rocce originarie uguali, si formino rocce metamorfiche diverse e ciò dipende dell'intensità del processo di trasformazione subìto: a questo proposito si parla di grado di metamorfismo, che può essere alto, medio o basso.
In definitiva, la composizione mineralogica finale assunta da una roccia metamorfica dipende sia dall'intensità del processo metamorfico, sia dalla composizione chimica di partenza.
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Figura 10.1 Formazione di un'aureola metamorfica per metamorfismo di contatto.