Approfondimenti
- L'origine della Terra
- Le discontinuità sismiche
- L'isostasia
L'origine della Terra
Si pensa che la Terra, come gli altri pianeti del sistema solare, abbia avuto origine a partire da un sottile disco formato da minuscole particelle solide, immerse in una sorta di "ciambella" gassosa che circondava il Sole nel momento in cui quest'ultimo andava formandosi (all'incirca 4,6 miliardi di anni fa) da una nube interstellare di polvere e gas (probabili resti di una supernova). Nelle zone più vicine al Sole, più o meno dove si sarebbe formata la Terra, vi erano corpuscoli formati da elementi metallici e da composti chimici, tra cui silicati e acqua (sotto forma di ghiaccio). La progressiva aggregazione di tali corpuscoli portò alla formazione di numerosi corpi maggiori, con raggio medio probabilmente di qualche chilometro: i planetesimi. Questi ultimi, con il tempo, andarono incorporando altri corpi più piccoli, che incontravano lungo il tragitto, continuando ad accrescersi. A un certo punto, i planetesimi cominciarono a incontrarsi fra loro, a volte frantumandosi, a volte aggregandosi per formare corpi di dimensioni ancora maggiori. Alla fine, comunque, tutti i frammenti si concentrarono in alcuni corpi più grandi: i pianeti, fra cui la Terra. Durante la sua formazione (intorno a 4,5 miliardi di anni fa), la Terra si scaldò moderatamente, in parte in seguito alla trasformazione in calore dell'energia gravitazionale dei frammenti che via via si aggregavano, in parte in seguito all'energia emessa da elementi radioattivi presenti nel materiale originario.
Il conseguente aumento di temperatura provocò la fusione del materiale planetario: la parte più densa, formata in prevalenza da metalli come ferro e nichel, si raccolse al centro; i materiali con densità intermedia, come il basalto, si disposero in uno strato soprastante; infine, i materiali meno densi, come i silicati, si distribuirono sulla superficie.
La massa allo stato fuso della Terra (con una temperatura superficiale di circa 800 °C) era avvolta da un'atmosfera pesante e venefica, formata dai gas provenienti dalla superficie. La temperatura diminuì rapidamente e cominciarono a formarsi i primi tratti di crosta solida, sempre più spessa, fino alla nascita dei continenti; contemporaneamente, l'atmosfera primitiva fu sostituita da una nuova coltre gassosa, ricca di metano, ammoniaca e vapor d'acqua: quest'ultimo, condensando, produsse piogge abbondanti, che si raccolsero nelle concavità della crosta terrestre dando origine agli oceani.