Approfondimenti
- Altri metodi di datazione assoluta
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- L'estinzione dei grandi rettili
Altri metodi di datazione assoluta
È possibile datare depositi lacustri e stabilire l'età di antiche piante rispettivamente con il metodo delle varve e della dendrocronologia (questi metodi permettono, tuttavia, di risalire al massimo a qualche migliaio di anni fa).
Metodo delle varve
In Scandinavia, Canada ed Europa centrale sono presenti cave di argilla, caratterizzate da stratificazione che indica un particolare ritmo sedimentario. Alternativamente, si osserva uno strato più chiaro, a granulometria grossa (sabbie) e di maggior spessore(1 cm), depositatosi in estate, e uno strato più scuro (per la presenza di materiale organico), a granulometria più fine e di minor spessore (poco più di 1 mm), depositatosi in inverno: l'insieme di questi due strati costituisce una varva. Ogni varva indica un periodo di un anno, dunque il numero complessivo delle varve indica anche il tempo di formazione del deposito.
Si tratta di depositi periglaciali, cioè formatisi in laghi situati in vicinanza di ghiacciai e alimentati dalle acque di fusione dei ghiacciai stessi: il loro spessore può arrivare ad alcune decine di metri. Nei mesi estivi, a causa della forte ablazione glaciale, il materiale detritico sabbioso si forma in abbondanza; nei mesi invernali, al contrario, questa fonte di apporto detritico si blocca completamente e si deposita una fanghiglia organica, molto più fine; questi materiali si possono accumulare per migliaia di anni alla fronte dei ghiacciai. La scansione annua dei sedimenti permette di ricostruire la storia del deposito (basta, per esempio, contare il numero di strati scuri estivi per risalire all'età del deposito).
Dendrocronologia
Il termine deriva dal greco déndron, albero e chrónos, tempo e indica un metodo di datazione assoluta basato sullo studio e sul conteggio degli anelli annuali di accrescimento degli alberi, che permettono non solo di risalire all'età dell'albero, ma anche di trarre indicazioni sulle variazioni climatiche avvenute in passato.
Lo spessore degli anelli e il diametro dei vasi conduttori in essi presenti dipendono, infatti, dalle condizioni climatiche della stagione in cui essi si formano: un maggior diametro dei vasi conduttori indica abbondante disponibilità di acqua, mentre un diametro minore dei vasi è indice di un clima più arido. Ogni stagione vegetativa determina l'accrescimento del diametro del fusto. Nella sezione trasversale di un tronco si osservano anelli annuali, ciascuno formato da una zona più chiara e larga, corrispondente al legno primaverile, e da una più scura e compatta, corrispondente al legno estivo. Per stabilire l'età di un albero senza abbatterlo, si può effettuare un carotaggio, cioè il prelievo di un sottile tassello di legno, corrispondente al raggio del tronco.
Dalla misurazione dello spessore dell'intera serie di anelli si possono correlare più piante di una stessa area e trarre indicazioni sulle variazioni climatiche. Il metodo è molto attendibile e in qualche caso utilissimo, in quanto ha un margine di errore inferiore a un anno, ma non lo si può di fatto utilizzare oltre i 10 000 anni fa (esso non è applicabile alle piante monocotiledoni come le palme, in cui non avviene un accrescimento in diametro del fusto, detto anche accrescimento secondario).