Paul Dukas: tra impressionismo e l'influenza di Franck
Paul Dukas (Parigi 1865-1935), allievo di T. Dubois ed E. Guiraud al conservatorio di Parigi, vinse il Prix de Rome nel 1888; fu insegnante di direzione d'orchestra e composizione e critico musicale di varie riviste. La sua attività di compositore si svolse con una certa continuità fino al 1912; delle opere successive solo due pagine si salvarono da una severissima autocritica e dalla conseguente distruzione. Fu un autore eclettico e originale, nutritosi alle fonti più nobili: Shakespeare, Goethe, Hugo, Tolstoj in letteratura; Cézanne, Renoir e Van Gogh in pittura; Rameau, Bach, Beethoven, Berlioz, Franck e Wagner in musica.
Il suo stile si situa fra l'impressionismo e l'influenza di Franck, amando, per un verso, le architetture equilibrate, erette sulla giustapposizione di tonalità (eredità di Beethoven e Wagner filtrata attraverso l'insegnamento di Franck), e, d'altro canto, risultando sensibile alle nuove armonie di impronta debussyana, ricche di ritmi e dall'orchestrazione rutilante.
Fra gli esiti più significativi vi sono due lavori teatrali: la fiaba lirica in 3 atti Arianna e Barbablù (dal poema di M. Maeterlinck, 1907), in cui confluirono in sintesi influenze di R. Wagner e di C. Debussy (Pelléas et Mélisande), e il poema danzato La Péri (1912), dai vivi colori timbrici orientaleggianti. Un altissimo magistero timbrico rivela lo scherzo sinfonico L'apprendista stregone (1897), capolavoro qualificato dall'originalità del colorito orchestrale e da un umorismo grottesco.