La musica strumentale
Le ricerche sulla figura e l'opera di Mozart datano dall'Ottocento con i fondamentali lavori bibliografici di Köchel, che realizzò il catalogo tematico delle opere facendo precedere la numerazione dalla lettera K, e la monumentale biografia critica di O. Jahn, destinata a servire di base a tutti gli studi successivi, di H. Abert, di T. de Wyzewa e G. de St. Foix, di A. Einstein. Tuttavia un compiuto processo di comprensione storica fu per lungo tempo paradossalmente impedito dallo strabiliante, e in qualche modo sovrumano, livello qualitativo dell'intera produzione mozartiana, ignara di stanchezze o di cadute di tono in tutti i generi musicali.
In campo sinfonico produsse una cinquantina di sinfonie tra di loro assai diverse e impossibili da classificare univocamente (composte anche sotto l'influenza di Haydn e J.C. Bach e tra le quali eccellono quelle in sol minore K. 183, in re maggiore K. 297 "Parigi", in si bemolle K. 319, in re maggiore K. 385 "Haffner", in do maggiore K. 425 "Linz", in re maggiore K. 504 "Praga", in mi bemolle K. 543, in sol minore K. 550 e in do maggiore K. 551 "Jupiter"). Fra i concerti, si contano 7 per violino e 24 per pianoforte (tra cui emergono pagine memorabili, quali i concerti in mi bemolle K. 449, in re minore K. 466, in do maggiore K. 467, in do minore K. 491, in do maggiore K. 503 e in si bemolle K. 595); su tutti i rimanenti (per flauto, flauto e arpa, fagotto, corno) si impone il sublime Concerto in la maggiore per clarinetto K. 622. A una cinquantina ammontano i brani orchestrali quali serenate, divertimenti, cassazioni, danze, tra cui la palma della popolarità spetta a Eine kleine Nachtmusik (Piccola serenata notturna) K. 525 e alla Serenata notturna in re maggiore K. 239.
Un momento fondamentale dell'esperienza compositiva mozartiana è rappresentato dalla musica da camera, comprendente 23 quartetti per archi (i primi elaborati espressamente sul modello italiano; quelli della maturità, invece, improntati alla produzione di Haydn); 9 quintetti (di cui 1 con corno e 1 con clarinetto); quartetti con pianoforte; trii per archi e per altre formazioni; inoltre, 46 sonate per violino e pianoforte e un imponente complesso di composizioni per pianoforte solo (20 sonate, fantasie e altri brani) segnano la definitiva consacrazione del pianoforte al ruolo di protagonista mantenuto con Beethoven e con i romantici.
Musica sacra e musica vocale
La musica sacra, che comprende 19 messe (tra le quali famose la Messa in do K. 317 dell'"Incoronazione", la Missa solemnis K. 337, la grandiosa Messa in do minore, incompiuta, K. 427 e una serie di composizioni liturgiche per un totale di 60 composizioni), annovera capolavori assoluti quali l'Ave verum corpus K. 618 e l'incompiuto Requiem. Sono da segnalare, inoltre, numerosi drammi sacri e oratori, tra cui La Betulia liberata (1771), su testo di P. Metastasio.
Alla musica vocale profana appartengono, oltre ai 40 Lieder per canto e pianoforte, cantate, arie, pezzi d'insieme, canoni. Infine, vanno ricordate opere celeberrime già citate: il Ratto del serraglio, un Singspiel dal tono buffo e "alla turca"; Le nozze di Figaro e il Don Giovanni, due capolavori appartenenti al genere della commedia musicale; infine, i capolavori dell'ultima stagione mozartiana: la lucida rivisitazione dell'opera buffa in Così fan tutte, il ripensamento dell'opera seria in La clemenza di Tito, la completa reinvenzione del Singspiel con Il flauto magico. Oltre a queste, si ricordano le opere teatrali Il sogno di Scipione (1772), La finta giardiniera (1775), Il re pastore (1775), Zaide (1779-80), L'oca del Cairo (1783), Der Schauspieldirektor (1786).