Dal cool allo hard bop
- Introduzione
- Miles Davis
- Cool jazz
- Nero hard bop
- Riepilogando
In sintesi
Redazione De Agostini
Miles Davis | Artista sensibilissimo nel cogliere le nuove tendenze, i mutamenti nelle forme dell'espressione, Miles Davis ha compiuto un itinerario quasi unico, muovendo i primi passi nel bebop per approdare al cool, passando poi dallo hard bop al jazz modale, al rock e all'elettronica. Nell'estate del 1948, dopo l'esperienza con Parker, Davis cominciò a frequentare il pianista e arrangiatore Gil Evans: nacque una musica di sonorità lieve e una nuova estetica, quella del cosiddetto cool jazz. Nel 1955 Davis fondò un quintetto hard bop destinato a entrare nella storia del jazz, in quanto esempio di bop equilibrato e perfezione formale. Sciolto il quintetto e riavvicinatosi a G. Evans, Davis realizzò una trilogia superbamente raffinata e lirica: Miles Ahead (1957), Porgy and Bess (1958) e Sketches of Spain (1959-'60). Nel frattempo (1957), Miles Davis aveva inciso la colonna sonora del film Ascensore per il patibolo di Louis Malle, opera che contiene anticipazioni della nuova svolta di Miles verso la modalità. Tra marzo e aprile del 1959 registrò Kind of Blue, ritenuto da molti il miglior disco di Davis. Nel 1963 fondò un nuovo quintetto, ma, abbandonato in parte dal pubblico, dopo varie esitazioni si accostò al rock e introdusse strumenti elettrici nel complesso (1969) che aveva riunito. |
Tristano | C'è un disco del 1949-50, realizzato da Miles Davis con Gil Evans, che si intitola The Complete Birth of the Cool: in realtà, la vera nascita del cool risale a Lennie Tristano, che a partire dal 1945-46 stemperò certi picchi emozionali e climatici del bebop, pur rispettandone le innovative intuizioni. Egli si spinse verso un cool jazz europeizzante, geometrico, talora dissonante e scontroso e pose come unico fulcro creativo il flusso assolutamente aleatorio scaturente dalla consonanza degli esecutori. |
Konitz | Il sassofonista contralto Lee Konitz, solista riflessivo, fu in un primo tempo seguace per antonomasia di Tristano ed esponente di primo piano del cool. |
Mulligan | Una via di mezzo tra sperimentalismo e facili atmosfere fu aperta (1952) dal baritonista Gerry Mulligan, il cui successo finì per trasformare il cool jazz in un nuovo stile, il californiano, o West Coast. |
Hard bop | L'hard bop nacque verso la metà degli anni Cinquanta: ne furono pionieri solisti bebop ritrovatisi dopo la crisi del movimento (M. Davis, A. Blakey e M. Roach) e giovani pieni di slancio (C. Brown, H. Silver, S. Rollins e J. Coltrane), che iniziarono a elaborare un idioma più robusto e schematico del bebop, al quale fu attribuito l'appellativo di hard bop (bop duro), ma che altri definirono con un termine specificamente neroamericano: "funky". La struttura formale dello hard bop privilegiava la semplicità di esecuzione e la pulsazione ritmica veniva utilizzata in misura assai più marcata che nel bop d'origine. Né mancò l'evidente volontà di mettere in rilievo i valori dell'etnia afroamericana, che in quegli anni stava vivendo in America un forte rilancio, sia sul piano ideologico, sia su quello squisitamente politico. |