La poetica della “Giovane Germania”: Heine
In sintesi
Redazione De Agostini
"Giovane Germania" | (Junges Deutschland) tendenza letteraria espressa da un gruppo di scrittori che operò tra il 1830 e il 1848. Di idee liberali e antitradizionalistiche in clima politico-culturale reazionario, aspirò alla libertà di stampa anche per trovare veicolo di espressione e comunicazione alla propria poetica. |
Poetica | Il genere letterario prediletto fu senz'altro la prosa documentaria e la memorialistica, all'insegna di una ricercata identificazione di storiografia e letteratura. Scostandosi dal modello del Bildungsroman dell'età goethiana, concepirono il romanzo come non vincolabile a una trama centrale e allo sviluppo dei suoi nuclei tematici, ai quali tesero a sostituire una pluralità di prospettive simultanee. Nella poesia, e talora anche nel dramma, rimasero invece legati al peso dell'eredità romantica. |
Heine | La sua produzione prese corpo nel contrasto fra l'attrazione per il romanticismo e la rivolta sarcastica contro di esso, tra il fascino per l'ordine borghese e la sua aspra negazione. Tale dissidio si manifestò letterariamente con l'ironia più sferzante proprio perché lo scrittore subiva la fascinazione di quel mondo di idee e di affetti che stava lacerando. Esemplare è da questo punto di vista il Libro dei canti, che ha offerto materia alla miglior produzione liederistica dell'Ottocento tedesco. La produzione in prosa di Heine non fu però prevalentemente narrativa, ma saggistico-diaristica, stilisticamente aperta sia all'assunto personale del racconto sia all'arguta eleganza ironica della rappresentazione: i quattro volumi delle Impressioni di viaggio costituiscono il capolavoro di questa prosa varia e vivace. |