Ennio e i suoi continuatori
Le opere minori
I pochi frammenti rimasti dei 4 libri di Saturae (Le satire) chiariscono soltanto la varietà dei temi e dei metri che le caratterizzavano. Ennio è l'iniziatore della satira letteraria ed è pertanto grave la perdita dell'opera, visto lo sviluppo che il genere ebbe nei secoli successivi. Lo stesso si può dire per gli epigrammi, un altro genere che ebbe molta fortuna. Di altre opere sono rimasti solo i titoli: Scipio (Scipione), un poemetto encomiastico per il vincitore di Zama; Sota, dal nome del poeta Sotade di Maronea che scrisse versi licenziosi; Hedyphagètica (Il mangiare bene), trattatello di culinaria, forse da un poemetto del greco Archestrato di Gela; Protrèpticus (Protrettica), che riguardava la morale e argomenti filosofici; Epicharmus (Epicarmo) e Euhèmerus (Evemero), il primo intitolato all'omonimo commediografo siracusano (secc. VI-V a.C.), il secondo probabile traduzione o riduzione della Storia sacra dell'erudito greco Evemero da Messina (secc. IV-III a.C.), spiegazione razionalistica dell'origine umana degli dei.