Il puritanesimo delle origini
In sintesi
Redazione De Agostini
Smith | John Smith (1580-1631) è autore del primo libro in inglese scritto in America. Le sue relazioni sulla Virginia (1609) e il New England (1616) sono di notevole importanza perché definiscono i tratti distintivi di molta letteratura dell'epoca coloniale: l'America vi è descritta come società aperta, in cui è possibile una vita prospera e felice, anche se non si appartiene alle classi sociali più elevate. |
La letteratura puritana | La Bibbia è il testo fondamentale della cultura puritana; la prima produzione in prosa è costituita da prediche, sermoni, epistole, biografie e narrazioni storiografiche. |
La poesia e l'epica | Anne Bradstreet (1612-1672) è la prima autrice di un certo rilievo, che in un plain style compone una poesia didascalico-meditativa, celebrando la gloria divina espressa nella natura, oppure elegiaco-riflessiva nei componimenti più brevi, di carattere familiare. Cotton Mather (1663-1728), teologo e scrittore prolifico, nella sua opera Magnalia Christi Americana (1702) ha tentato di fissare un'inviolabile identità americana. |
Autobiografie | Per tutto il Seicento e il Settecento si producono biografie e autobiografie su modelli classici e biblici, ispirate a viaggi, pellegrinaggi, conversioni, racconti di prigionia. Autori principali: Samuel Sewall (1652-1730), Mary Rowlandson (1635-1729). Tra i racconti degli schiavi neri: Olaudah Equiano (circa 1745-1800). |