I Vangeli e la letteratura greco-cristiana
Il Vangelo di Giovanni
A grande distanza dai sinottici si pone il vangelo di Giovanni, che non intende tanto proporre la testimonianza dei gesti e dei miracoli di Cristo, quanto l'interpretazione teologica degli stessi, utilizzando un linguaggio e categorie filosofiche che sembrano presupporre la conoscenza della cultura greca. Il vangelo giovanneo pone una serie di interrogativi non facili a risolversi: sono discusse l'identificazione del suo autore (tradizionalmente, il discepolo “prediletto ” dal Signore) e la cronologia dell'opera (fissata intorno al 90-100). Problematica è anche l'individuazione delle fonti utilizzate da Giovanni, così come complesso è il problema della redazione dello scritto, che sembra presupporre strati compositivi diversi.
All'apostolo Giovanni la tradizione ha sempre assegnato anche la composizione dell'Apocalisse (dal greco apocálypsis, rivelazione di cose segrete), un testo di visioni e dal linguaggio fortemente simbolico relativo al destino di salvezza dell'umanità, che presenta certamente alcune contiguità con il testo del vangelo giovanneo, ma non sembra potersi attribuire allo stesso autore.