La nascita della storiografia: Erodoto
In sintesi
Redazione De Agostini
Dalla logografia alla storiografia | Non si parla di storiografia nelle prime fasi del suo sviluppo, ma di logografia. La logografia è una narrazione in prosa in cui l'analisi storica è intrecciata con l'interesse per il racconto mitologico e il gusto etnografico. Pur nascendo dalla stessa esigenza dell'epos – cioè quella di fissare nella memoria collettiva gesta di un eroe o di un popolo – si contrappone ad essa per il nuovo atteggiamento critico e razionalista. I maggiori esponenti della storiografia classica sono Erodoto, l'ultimo erede dei logografi, Tucidide, il fondatore della storia come scienza esatta, e Senofonte, figura di raccordo tra mondo classico ed ellenismo. |
Erodoto | Nacque ad Alicarnasso di Caria nel 484 ca a.C.; giunse ad Atene dopo numerosi viaggi e lì conobbe Pericle e potè frequentare la cerchia di intellettuali che si stringeva attorno a lui. Nel 444 ca a.C. si trasferì nella nuova colonia ateniese di Turi in Magna Grecia. Morì probabilmente, dopo il 430 a.C. |
Le Storie | L'opera di Erodoto non aveva all'origine un titolo. Fu divisa in 9 libri dai filologi alessandrini. Vi sono due teorie sulla genesi compositiva dell'opera: alcuni sostengono che sia nata dalla giustapposizione di lògoi autonomi, altri che l'idea iniziale dello storico sia stata quella di scrivere una storia della Persia. Le Storie di Erodoto sono scritte per essere lette a un uditorio; la trattazione non rivela una metodologia scientifica (manca del tutto l'analisi critica delle fonti). Piuttosto si presenta come erede dell'epos, per il gusto del racconto e per l'esigenza di suscitare commozione e stupore che rivela ma si collega anche alla cultura del suo tempo (alla tragedia sofoclea e al movimento della sofistica).Lo stile è semplice, il dialetto usato è quello ionico. |