La nascita della storiografia: Erodoto
- La nascita della storiografia: Erodoto
- Dalla logografia alla storiografia
- Erodoto
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- Riepilogando
Dalla logografia alla storiografia
La storiografia nelle sue prime fasi, è logografia, ovvero narrazione in prosa in cui all'analisi storica si mescolano l'interesse per il racconto mitologico e il dato etnografico. Il logografo (come Ecateo di Mileto, il primo e principale rappresentante di questo genere letterario) per lo più compone opere destinate a essere lette durante conferenze pubbliche per ristretti gruppi di nobili istruiti e tratta contenuti nuovi rispetto alla tradizione letteraria. Pur nascendo dalla stessa esigenza dell'epos – fissare nella memoria collettiva le gesta memorabili di un eroe o di un popolo – l'historía dei logografi si contrappone a essa per la natura e la quantità di informazioni che trasmette all'uditorio, ma soprattutto per il nuovo atteggiamento critico e razionalista che caratterizza l'indagine storiografica e la sua esigenza di basarsi su fatti reali.
I più grandi storiografi dell'età classica: Erodoto, Tucidide e Senofonte
Pochi decenni separano la vita di Erodoto e di Tucidide, i due maggiori rappresentanti della storiografia classica. Molto distanti sono però i loro interessi e le loro metodologie. Erodoto, ultimo erede dei logografi, trasferì nelle opere i risultati delle sue indagini geografiche ed etnografiche; animato dall'intento di affidare alla memoria eventi e gesta mirabili, egli si abbandona alla gioia del racconto; sovente accosta fonti contraddittorie e non si cura della compattezza narrativa. Tucidide si occupò della storia a lui contemporanea, basandosi sulla conoscenza diretta o accuratamente ricostruita degli eventi; rinunciò inoltre a ogni ricorso al soprannaturale e al fantastico, risoluto a comporre un'opera destinata non allo svago, ma a essere un “possesso per sempre” (in greco: Ktèma ès aéi) per l'umanità. Terzo storico dell'età attica può considerarsi Senofonte, scrittore eclettico negli interessi e nei generi praticati, che, concluse la stagione della storiografia classica del V secolo, precorrendo gli sviluppi dei secoli seguenti anticipando forme letterarie nuove, quali il diario e la biografia.