Mallarmé
- Introduzione
- La vita
- Le opere
- La creazione assoluta
- Riepilogando
In sintesi
Redazione De Agostini
La vita | Stéphane Mallarmé (1842-1898) nasce a Parigi, insegna inglese, trascorre tutta la vita senza fatti di rilievo, tra scuola e famiglia. Baudelaire e Poe esercitano su di lui una forte influenza. La sua casa diventa un cenacolo letterario. Muore improvvisamente a Valvins. |
Le opere | Scrivere è per lui un gesto sacro, quindi sono pochissime le opere pubblicate: Igitur o la follia di Elbenhnon (1869); Erodiade (1871); Pomeriggio di un fauno (1876); Poesie (1887); Un colpo di dadi non abolirà mai il caso (1897). |
La creazione assoluta | Sua ambizione è quella di scrivere un'opera unica, il "Libro" che spieghi il mondo e la vita. Per questo carattere sacrale la poesia deve essere difesa da chi non può capirla, deve essere inaccessibile. Così volutamente ermetica, la sua poesia più che spiegata va percepita. |