André Gide
In sintesi
Redazione De Agostini
La vita | André Gide (1869-1951) riceve un'educazione rigida, ispirata alla tradizione ugonotta. Compie un viaggio in Africa (1893-95) durante il quale accetta la propria omosessualità. Collabora alla "Nouvelle Revue Française". Si accosta al comunismo (1932) e se ne allontana dopo un viaggio in URSS (1936). Premio Nobel nel 1947. Muore a Parigi. |
Opere narrative | I nutrimenti terrestri (1897), L'immoralista (1902), La porta stretta (1909), I sotterranei del Vaticano (1914), I falsari (1925, suo capolavoro), Teseo (1946). |
Opere di ispirazione autobiografica | Se il grano non muore (1926), Et nunc manent in te (1938), Diario (1939-49). |
La poetica della contraddizione | Ogni opera di Gide sembra confutare le teorie dell'opera precedente, alternanza in parte provocatoria, in parte sbocco espressivo delle sue contraddizioni. |
I nuclei tematici | La rivolta contro la famiglia e la morale puritana, l'evasione e il ritorno, il fascino dell'altrove, il conflitto tra egoismo e altruismo, l'amore spiritualizzato e la passione dei sensi, l'omosessualità, la tentazione del superuomo, la ricerca di una norma morale in un mondo privo di punti di riferimento. |
I procedimenti narrativi | Il romanzo maggiore, I falsari, presenta una struttura complessa, che alterna la narrazione in terza persona al diario di uno scrittore che sta scrivendo un romanzo; Gide vuole rappresentare contemporaneamente la realtà e lo sforzo dell'artista per rappresentarla. |