La filosofia: creazione originale dello spirito greco

Secondo Diogene Laerzio la parola "filosofia" viene coniata da Pitagora, che la utilizza per indicare quell'amore per la sapienza, quella ricerca-tensione alla verità, che si costituisce come scienza e come saggezza e permea in modo originale, da Talete in poi, tutta la civiltà greca. La tesi di un'origine orientale della filosofia greca, fondata su alcune affinità fra i primi pensatori e alcune tesi della sapienza dell'Oriente asiatico e sull'indagine di comuni campi scientifici (matematica, geometria, astronomia, medicina), non trova oggi più sostenitori. La filosofia, infatti, in Grecia, fin dalle origini assume significati molteplici, che evidenziano un'assoluta originalità. Innanzitutto la filosofia è ricerca autonoma e razionale accessibile a ogni uomo in quanto essere pensante, mentre la sapienza orientale è depositaria di una tradizione, più o meno intoccabile, appannaggio della sola casta sacerdotale. Inoltre la filosofia è contemplazione, cioè un vedere disinteressato, privo di scopi pratici, mentre la scienza orientale è mossa soprattutto da problemi concreti. Infine è un sapere che deve guidare l'uomo nel suo agire, ponendosi liberamente e criticamente di fronte ai costumi e alle tradizioni, senza costituire alcuna verità rivelata o assoluta.