Lo scheletro dei vertebrati
Lo scheletro dei vertebrati (e quindi dell'uomo) è composto da due tipi di tessuto, rispettivamente la cartilagine e l'osso.
La cartilagine, flessibile e al tempo stesso resistente, forma lo scheletro dei pesci cartilaginei e dell'embrione di tutti i vertebrati. Nei vertebrati durante lo sviluppo embrionale la cartilagine viene progressivamente sostituita da tessuto osseo (processo di ossificazione), rimanendo solo in punti specifici del corpo, dove forma una serie di strutture: il padiglione auricolare, gli anelli della trachea, la punta del naso, le estremità sternali delle coste, le superfici delle articolazioni e i dischi intervertebrali.
L'unità fondamentale delle ossa è l'osteone (v. fig. 18.1). Ciascun osteone, di forma cilindrica, è attraversato da un canale centrale (canale di Havers), nel quale passano un vaso sanguigno e fibre nervose. La sostanza fondamentale del tessuto osseo, ricca di fibre di collagene e di sali minerali (fosfato e carbonato di calcio), si dispone in lamelle concentriche attorno a ciascun canale di Havers, lasciando delle piccole cavità in cui si trovano le cellule ossee, cioè gli osteociti.
Se le lamelle sono addossate l'una all'altra si forma tessuto osseo compatto; se invece sono ben distanziate tra loro, tanto da lasciare ampie lacune, si forma tessuto osseo spugnoso.
Nelle ossa, oltre agli osteociti, sono presenti altri due tipi di cellule, che intervengono nei processi di rimaneggiamento dell'osso: gli osteoclasti (che demoliscono l'osso) e gli osteoblasti (che formano nuovo osso).
In base alla loro forma le ossa dello scheletro sono distinte in tre tipi: ossa lunghe, ossa piatte e ossa corte.
Le ossa lunghe sono formate da un tratto centrale (diafisi) di tessuto osseo compatto e due estremità (epifisi) di tessuto osseo spugnoso; si trovano negli arti (per esempio, omero e femore). La diafisi è cava: al suo interno si trova il midollo osseo giallo, un tessuto ricco di cellule adipose che svolge funzione di riserva. Nelle lacune del tessuto osseo spugnoso si trova invece il midollo osseo rosso, un tessuto con funzione emopoietica: esso, cioè, è deputato alla formazione delle cellule del sangue, in primo luogo globuli rossi e globuli bianchi.
Le ossa piatte sono costituite da due strati sottili di tessuto osseo compatto che racchiudono del tessuto osseo spugnoso (per esempio, la scapola e le ossa del cranio).
Le ossa corte sono formate da tessuto osseo spugnoso circondato da un sottile strato di tessuto osseo compatto (per esempio, le ossa del carpo, del tarso e le vertebre).
Lo scheletro dell'uomo (v. fig. 18.2) è composto da 203 ossa principali, a cui vanno aggiunte le ossa sesamoidi (elementi inclusi nei tendini; per esempio, la rotula) e gli ossicini dell'orecchio medio (incudine, martello e staffa).
Lo scheletro può essere distinto in due parti: lo scheletro assile e lo scheletro appendicolare.
Lo scheletro assile (così detto perché forma l'asse del corpo) è composto dalle ossa della testa, della colonna vertebrale e della gabbia toracica. La testa si può dividere in due parti: il cranio, che forma la scatola cranica in cui è contenuto l'encefalo, e la faccia. La colonna vertebrale è formata da 32-33 vertebre, sovrapposte le une sulle altre e raggruppabili in: 7 vertebre cervicali (regione del collo), 12 vertebre toraciche (si articolano alle coste della gabbia toracica), 5 vertebre lombari, 5 vertebre sacrali saldate tra loro a formare l'osso sacro, 3-4 vertebre coccigee, anch'esse saldate (coccige). La gabbia toracica è composta da 12 paia di coste e dallo sterno; protegge il cuore e i polmoni.
Lo scheletro appendicolare comprende le ossa degli arti, del cingolo scapolare e del cingolo pelvico. Gli arti sono distinti in tre parti: braccio, avambraccio e mano per l'arto superiore; coscia, gamba e piede per l'arto inferiore. Il cingolo scapolare sostiene gli arti superiori ed è formato dalla scapola e dalla clavicola. Il cingolo pelvico è formato solo dalle due ossa dell'anca; sostiene gli arti inferiori.