L'escrezione
Tutti i tessuti sono permeati da un fluido extracellulare che provvede agli scambi di vari tipi di sostanze tra le cellule e tra le diverse regioni del corpo. I vertebrati posseggono due tipi di fluido extracellulare: il liquido interstiziale, il più abbondante, che riempie ogni più piccolo spazio tra le cellule, e il plasma, la parte liquida del sangue. Dal sangue i gas respiratori, le sostanze nutritive assorbite dall'intestino e altre sostanze giungono alle cellule: queste, a loro volta, riversano nel liquido interstiziale, che li cede di nuovo al sangue, i prodotti di rifiuto del loro metabolismo, in particolare ammoniaca (derivante dalla trasformazione degli amminoacidi in sostanze più semplici), che il fegato provvede a trasformare in urea (meno tossica dell'ammoniaca).
In pratica, nel fluido extracellulare si raccoglie una miscela di varie sostanze, che oltre all'urea, ad altri scarti metabolici e alle sostanze nutritive, includono acqua, ormoni, sali minerali, vitamine ed eventuali farmaci. È comunque fondamentale che le cellule rimangano immerse in una soluzione la cui composizione (in particolare di sali e sostanze nutritive, o nutrienti) si mantenga rigorosamente controllata.
Al compito di mantenere l'equilibrio nella composizione dei fluidi extracellulari (presupposto per l'omeostasi) contribuisce in modo determinante l'apparato escretore (o urinario).
Per svolgere la sua funzione, l'apparato escretore agisce a diversi livelli:
- regola il contenuto di acqua nel sangue (equilibrio idrico);
- regola la concentrazione degli ioni nel sangue (equilibrio salino);
- mantiene costante il pH del sangue;
- regola l'eliminazione del glucosio e dei rifiuti azotati (come l'urea);
- secerne ormoni (quali l'angiotensina, che regola la pressione del sangue, e l'eritropoietina, che regola il contenuto di ossigeno del sangue).