Comportamenti innati

I comportamenti innati (o istintivi) sono controllati da fattori genetici e sono tipici della specie. Vengono trasmessi di generazione in generazione e non sono influenzati da esperienze precedenti, da imitazioni o dall'apprendimento. Sono particolarmente importanti per le specie poco evolute, dotate di un sistema nervoso primitivo non adatto a immagazzinare esperienze.

Si riconoscono quattro forme di comportamento innato: cinesi, tassie, riflessi e moduli di azione fissa (sono considerati comportamenti innati anche gli impulsi a compiere funzioni biologiche, quali nutrirsi, riprodursi, allevare la prole, migrare).


    Cinesi e tassie

Cinesi e tassie sono movimenti dell'intero organismo in risposta a uno stimolo ambientale. Le cinesi si manifestano come variazioni di velocità di un movimento casuale. Un esempio di cinesi è rappresentato dagli animali che vivono nel terreno e prediligono luoghi umidi: non essendo in grado di individuare l'ambiente che garantisca loro la sopravvivenza, questi animali accelerano l'andatura in una direzione casuale e si arrestano quando hanno trovato una zona umida.

Le tassie sono movimenti orientati in una precisa direzione (di avvicinamento o di allontanamento dalla sorgente di uno stimolo); un esempio di tassia si riscontra nelle falene, che vengono attratte da un lampione acceso.


 

  • Riflessi

    I riflessi sono movimenti di una sola parte del corpo, spesso rapidi e che non coinvolgono i centri superiori del sistema nervoso. Riflessi si osservano anche nell'uomo: per esempio, il ritrarsi della mano da un oggetto caldo o pungente, il battito delle ciglia quando vengono sfiorate da un oggetto, il riflesso rotuleo (che consiste nella rapida contrazione del muscolo anteriore della coscia, il quadricipite, atto a estendere la gamba, in seguito alla leggera percussione del legamento patellare, situato nella parte anteriore del ginocchio).


     

  • Moduli di azione fissa

    I moduli di azione fissa si manifestano in presenza di un preciso stimolo (stimolo chiave, o releaser ) e sono caratterizzati da una rigida sequenza di movimenti, che una volta innescata viene completata anche se lo stimolo cessa. Gli studi sui moduli di azione fissa vengono in genere compiuti su animali isolati dagli altri in età precoce, valutando le loro reazioni a stimoli chiave e comparandole con quelle di animali della stessa specie allevati in condizioni normali.

    La scoperta dei moduli di azione fissa ha permesso di constatare che ciascuna specie possiede un repertorio tipico di movimenti più o meno stereotipati. Esempi di moduli di azione fissa sono la modalità di richiesta di cibo dei piccoli e i rituali di corteggiamento, spesso molto complicati (come nell'albatro o nello svasso minore).

    A questo proposito, sono stati compiuti esperimenti per stabilire lo stimolo chiave che induce il genitore di gabbiano reale a rigurgitare il cibo parzialmente digerito per passarlo al proprio piccolo. Presentando ai piccoli di gabbiano reale nel nido sagome di becchi diverse per la forma e il colore, gli etologi hanno constatato che questi toccano maggiormente la sagoma allungata e in cui spicca una macchia rossa, analoga a quella realmente presente sugli adulti della loro specie.

    Un esperimento simile è stato realizzato per comprendere le interazioni aggressive e il comportamento di corteggiamento di un pesce, lo spinarello. Si è osservato che lo stimolo chiave è uno solo, la colorazione rossa sul ventre: questa innesca aggressività nei maschi rivali e attrazione nelle femmine.

    Un caso in cui è evidente che il modulo di azione fissa, una volta iniziato, deve essere completato si osserva nelle oche cinerine, che fanno il nido in depressioni del terreno dalle quali le uova possono rotolare fuori. Per recuperare un uovo, l'oca compie una serie di movimenti con il capo, e anche quando l'uovo le sfugge continua a compiere i movimenti di recupero in direzione del nido, sebbene non ci sia più da spingere l'uovo (che rappresenta lo stimolo chiave).