I maestri del Rinascimento maturo
In sintesi
Redazione De Agostini
Leonardo da Vinci | Leonardo da Vinci (Vinci 1452 - Amboise 1519), pittore, scultore, architetto e scienziato, si dedica nei primi anni alla pittura maturando un'acuta sensibilità per il disegno, strumento di definizione spaziale, volumetrica e anatomica, che raffina in un secondo momento dal chiaroscuro secondo una personalissima tecnica dello "sfumato". Prevalgono poi i suoi interessi scientifici nel campo della fisica, delle scienze naturali e dell'invenzione di nuove macchine. Alla corte milanese degli Sforza, intorno al 1495 inizia i lavori per l'Ultima Cena nel refettorio di S. Maria delle Grazie a Milano, sperimentando una tecnica che abolisce il tradizionale strato di intonaco, ma si rivela nel tempo inadeguata e facile al deterioramento del colore. Negli anni successivi Leonardo ritrae due favorite di Ludovico il Moro: Lucrezia Crivelli nella Belle Ferronière, Cecilia Gallerani nella Dama con l'ermellino. Il ritratto della Gioconda (Lisa, moglie del mercante Francesco Bartolomeo del Giocondo), rappresenta stilisticamente uno dei più alti esempi della ritrattistica rinascimentale, per l'unità di tutti gli elementi compositivi attuata per mezzo dell'infinitesimale gradazione della luce. Altre opere: Adorazione dei Magi (Firenze, Uffizi); Vergine delle rocce (Parigi, Louvre e Londra, National Gallery); S. Giovanni Battista (Parigi, Louvre). |
Bramante | Donato di Pascuccio, detto Bramante (1444-1514), formatosi come pittore prospettico, viene a contatto con i maggiori artisti attivi del suo tempo e si afferma soprattutto come architetto, interessandosi con Leonardo alla sistemazione della Piazza e del Castello ducale di Vigevano, al Duomo di Milano e di Pavia. I lavori più importanti sono in S. Maria delle Grazie a Milano, dove progetta, oltre al piccolo chiostro e alla sagrestia vecchia, la grandiosa tribuna. A Roma riceve da papa Giulio II incarichi grandiosi: il rinnovamento dei Palazzi Vaticani (1505), interventi urbanistici e infine il progetto del nuovo S. Pietro (1505) e il tempietto di S. Pietro in Montorio (1505-06). |
Giorgione | Giorgione (1477/78-1510), è artista veneziano rivoluzionario nello stile e nei contenuti per la pittura "di tono", nella quale il colore diventa l'elemento costruttivo della composizione. Opere: Adorazione dei pastori, Venere dormiente, Concerto campestre, La tempesta, I tre filosofi. |
Michelangelo Buonarroti | Michelangelo Buonarroti (1475-1564) rappresenta il punto culminante dell'arte rinascimentale. Il suo primo capolavoro pittorico è la Sacra Famiglia detta Tondo Doni (ca 1504, Firenze, Uffizi) in cui l'artista sottolinea la linea dinamica del contorno rinnegando lo sfumato leonardesco. L'opera più celebre del primo periodo è la statua di David collocata davanti a Palazzo Vecchio, simbolo della libertà della Repubblica fiorentina e insieme incarnazione dell'ideale rinascimentale dell'uomo padrone del proprio destino. Dal 1508 per quattro anni affresca la volta della Cappella Sistina, a Roma, dove volle rappresentare simbolicamente la vicenda eterna dell'elevazione dello spirito dalla materia alla contemplazione del divino. Successivamente esordisce in campo architettonico con gli incarichi per la sacrestia nuova di S. Lorenzo e la Biblioteca Laurenziana di Firenze. Nella sacrestia i due monumenti a Giuliano e Lorenzo de' Medici, con le statue del Giorno e della Notte, dell'Aurora e del Crepuscolo, e la Madonna col Bambino sull'altare, esprimono compiutamente il tema michelangiolesco della riflessione dell'uomo sulla vita e sulla morte. Altre opere: in scultura, il monumento funebre di Giulio II, due Schiavi, Mosé, quattro Prigioni, varie Pietà (tra le quali soprattutto la Pietà in S. Pietro e la Pietà Rondanini); in pittura l'affresco del Giudizio universale (1534-41) dietro l'altare della Cappella Sistina. |
Raffaello Sanzio | Raffaello Sanzio (1483-1520) rivela fin dalle prime opere (Incoronazione della Vergine, 1502-03; Sposalizio della Vergine, 1504) l'assoluta originalità del suo linguaggio pittorico nel semplificare classicamente la composizione, accentuandone l'impianto architettonico e improntandola a una nuova concezione dello spazio, nel quale le figure umane acquistano un valore di bellezza immobile, ideale e insieme naturalissima. Oltre a opere mirabili come Il sogno del cavaliere, S. Giorgio, Le tre Grazie, varie Madonne (tra le quali spiccano la Madonna del Belvedere e la Madonna del cardellino) e a celebri ritratti come quelli della Dama con il liocorno, La muta, i Coniugi Doni, sono da ascrivere a Raffaello la decorazione delle Logge Vaticane (1517-19), i cartoni delle Storie evangeliche per gli arazzi della Cappella Sistina (1515-16), la Madonna di Foligno, la Madonna Sistina (1513-14), la Madonna della seggiola (1514), la Trasfigurazione, terminata nella parte inferiore da Giulio Romano, e i ritratti di Baldassarre Castiglione, della cosiddetta Velata (1516), di Leone X (1518-19) e di Giulio II (1512), entrambi agli Uffizi di Firenze. Alla morte del Bramante (1514) diviene architetto della fabbrica di S. Pietro e poi (1515) conservatore delle antichità romane. Progetta la Cappella Chigi in S. Maria del Popolo, Villa Madama, S. Eligio degli Orefici. |
Tiziano | Tiziano Vecellio (1490-1576), allievo e collaboratore di Giorgione, sviluppa la pittura indirizzandosi però verso un realismo espressivo grandemente innovativo per la cultura veneta. Opere: Noli me tangere, Flora, Amor sacro e Amor profano, Venere di Urbino, varie pale (Assunta, Pala Pesaro) e vari ritratti (Uomo dal guanto, La bella, Paolo II Farnese, Il giovane inglese). |
Lotto | Lorenzo Lotto (Venezia ca 1480-Loreto 1556) è pittore che matura un linguaggio originale caratterizzato da vivace cromatismo e da ricca fantasia. Opere: Madonna col Bambino e santi, Deposizione, Trasfigurazione, Annunciazione, Crocifissione, Ritratto di giovani, Madonna del Rosario. |
Il Correggio | Antonio Allegri, detto il Correggio (1489-1534), è autore di una scelta classicista, ma capace di anticipare successive soluzioni del barocco. Tra le sue opere pittoriche: Natività, Adorazione de Magi, affreschi nel Duomo di Parma, Madonna della Scodella, La notte, Danae, Leda, Ganimede. |