Vita di Piero Angela, re della divulgazione scientifica
Scomparso a 93 anni, ha appassionato gli italiani di ogni età con i suoi racconti. La serie di Quark, la passione per il jazz, il tifo per la Juventus, il matrimonio con Margherita: le cose da sapere.
Una vita dedicata alla divulgazione scientifica quella di Piero Angela, scomparso il 13 agosto 2022 all’età di 93 anni, «intellettuale raffinato, giornalista e scrittore che ha segnato in misura indimenticabile la storia della televisione in Italia, avvicinando fasce sempre più ampie di pubblico al mondo della cultura e della scienza, promuovendone la diffusione in modo autorevole e coinvolgente», citando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ripercorriamo la vita e la carriera di Piero Angela.
Piero Angela, torinese doc
Figlio del medico Carlo, Giusto tra le nazioni per aver salvato le vite di numerosi ebrei durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, Piero Angela nasce a Torino il 22 dicembre 1928. Nel capoluogo piemontese frequenta il liceo classico Vittorio Alfieri a Torino e poi il Politecnico di Torino, interrompendo gli studi una volta assunto in Rai; “ripiegherà” con ben otto lauree honoris causa.
Piero “Peter” Angela, pianista jazz
Prima della carriera di giornalista, Piero Angela intraprende quella di musicista. Dall’età di sette anni prende lezione di pianoforte, sviluppando un’enorme passione per la musica jazz. A 20 si fa notare in alcuni locali di Torino, esibendosi con il nome d'arte Peter Angela in varie jam session: nel 1948 il patron della Bussola di Focette, Sergio Bernardini, lo ingaggia per la serata inaugurale della Capannina di Viareggio, locale esistente ancora oggi e omonimo dell'altro al Forte dei Marmi.
L’approdo in Rai
Piero Angela abbandona le velleità di vivere di musica (ma non l’amore per il jazz) quando, nel 1952, viene assunto in Rai. Nell’azienda pubblica Angela inizia come collaboratore del Giornale Radio, poi con l'avvento della televisione passa al Telegiornale: corrispondente da Parigi e Bruxelles, e persino inviato di guerra a più riprese, nel 1968 diventa il conduttore della prima edizione del Telegiornale Nazionale delle 13:30. È in questo periodo che comincia a occuparsi di scienza, seguendo le missioni spaziali Apollo.
La popolarità come divulgatore scientifico
Il suo debutto come divulgatore arriva nel 1969 con Il futuro nello spazio, proprio sul tema delle missioni Apollo. Nel 1971 conduce Destinazione uomo, una delle prime trasmissioni televisive di divulgazione scientifica rivolta a un pubblico generalista. Dieci anni dopo ha inizio la fortunatissima serie di Quark (fino al 1989), che comprende lo “spin-off” Superquark (1995-2022), il programma al quale il suo nome è indissolubilmente legato. Nel corso dei decenni, Piero Angela scrive anche numerosi testi, sempre di carattere divulgativo. Nel 2017 pubblica il libro autobiografico Il mio lungo viaggio. 90 anni di storie vissute.
Piero Angela, la vita privata
«Conobbi Margherita alla festa di un'amica: lei aveva 18 anni, io 24-25, mi misi al pianoforte e la conquistai. Era all'ultimo anno alla Scala, una ballerina con un grande avvenire, poi arrivò King Kong a sbaragliare tutto. Ci siamo sposati, abbiamo avuto subito i nostri due figli di cui siamo felicissimi». Così ha ricordato, in un’intervista, l’incontro con la moglie Margherita Pastore, con cui è stato sposato 66 anni. Dal matrimonio sono nati due figli: Christine e Alberto, suo erede in tv.
La morte e il messaggio postumo ai telespettatori
È stato proprio Alberto ad annunciare la morte del padre: «Buon viaggio papà», il messaggio apparso sui profili social. Poco dopo il decesso, la Rai ha pubblicato un messaggio di congedo scritto proprio da Piero Angela ai suoi telespettatori nei giorni precedenti e destinato a essere diffuso sui social di Superquark: «Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi», questo l’inizio. E poi: «Penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese».
Cinque curiosità su Piero Angela
- Piero Angela era un tifoso della Juventus. Una passione, quella bianconera, nata giocando per strada a Torino. Come ha raccontato lui stesso, un giorno una delle sorelle dell'Avvocato Agnelli, vedendo quei ragazzi che rincorrevano il pallone in Piazza d'Armi, decise di invitarli in uno dei campi su cui si allenava la Juventus, regalando loro anche delle maglie bianconere.
- Nel 1989 Piero Angela fu tra i fondatori del CICAP, cioè l’associazione per il controllo sulle pseudoscienze, nata per promuovere un'indagine scientifica e critica nei confronti delle pseudoscienze, del paranormale, dei misteri e dell'insolito, con l'obiettivo di diffondere la mentalità scientifica e lo spirito critico.
- Non solo jazz. Piero Angela ha coltivato anche l’hobby degli scacchi: nel 2006 è stato tra gli ospiti d'onore delle Olimpiadi degli scacchi, disputate nella sua Torino.
- A Piero Angela sono stati dedicati un asteroide e un mollusco. Nello spazio orbita l'asteroide 7197 Pieroangela, scoperto nel 1994 dagli astronomi Andrea Boattini e Maura Tombelli. Nel mar Cinese vive invece il mollusco Babylonia pieroangelai, raro gasteropode carnivoro e spazzino che abita fondali sabbiosi e fangosi.
- Nel 2004 Piero Angela è stato insignito del titolo di Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana, mentre nel 2021 ha ricevuto il titolo di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Matteo Innocenti