Allarme diabete: diagnosi e prevenzione di una patologia che oggi diventa emergenza
Il diabete è una patologia cronica che, oggi, preoccupa non poco la sanità italiana e mondiale. Secondo l’ultimo rapporto sull’argomento, infatti, solo in Italia sono circa tre milioni le persone affette dalla sopracitata disfunzione: una cifra che, tradotta in percentuale, indica che è il 5% dell'intera popolazione ad essere diabetica. Uno scenario decisamente negativo, che si traduce in ben 27mila le vittime ogni anno, ovvero una media di tre decessi all'ora.
Indicata sempre più spesso come 'la minaccia del terzo millennio', gli esperti affermano che la situazione, già preoccupante di per sé, è destinata a peggiorare ulteriormente, tanto che nel 2030 il diabete potrebbe diventare la quarta causa di morte in Europa.
Ma cos'è il diabete? Si tratta di una malattia cronica caratterizzata dall’alterazione del metabolismo dei carboidrati. In particolare, il paziente diabetico, per una carenza assoluta o relativa di insulina (ormone prodotto dal pancreas), non riesce a utilizzare gli zuccheri che, rimanendo in circolo, determinano un pericoloso aumento della glicemia. A causa della mancanza totale dell'insulina (diabete di tipo 1) o dall'incapacità del corpo di utilizzarla (diabete di tipo 2), il glucosio si accumula quindi nel sangue, senza assolvere quindi al suo compito di fonte energetica principale delle cellule. Se non trattato, il diabete, non causa disagi solo contingenti, ma anche a lungo termine poiché si tratta di una patologia che può seriamente compromettere la funzionalità degli organi. Ad essere maggiormente colpiti sono la retina, il rene, i nervi periferici, gli arti e il sistema nervoso centrale.
Proprio per questo motivo è importante la diagnosi precoce, affinché attraverso le terapie possano essere evitati o per lo meno rallentati i sopracitati danni all’organismo. Fondamentale è quindi ascoltare i segnali del nostro corpo, perché anche il diabete si manifesta con campanelli d’allarme che, giustamente interpretati, possono favorire la diagnosi e il successivo trattamento della patologia.
Tuttavia il riconoscimento della patologia non è sempre così semplice, soprattutto per quel che riguarda il diabete di tipo 2. Se infatti, il diabete di tipo 1 si manifesta attraverso fenomeni acuti che prevedono febbre, sete costante, aumentata quantità di urine prodotte, stanchezza, perdita di peso, pelle secca e infezioni, il diabete di tipo 2 è molto più difficile da diagnosticare. In entrambi i casi, comunque, l’esame fondamentale è la misurazione della glicemia a digiuno.
Il diabete, escludendo quello di tipo 1, è una condizione patologica che può essere spesso evitata, se si adottasse uno stile di vita sano. Stando al parere degli esperti, infatti, la maggior parte dei casi di diabete 2 potrebbero non manifestarsi affatto se solo si adottassero dei precisi accorgimenti nella vita quotidiana. Si tratta di semplici regole di vita utili non solo ad evitare la sopracitata patologia, ma per mantenere il nostro organismo sempre in salute.
Punto centrale nell’attività di prevenzione è senz’altro l’alimentazione: povera di grassi e ricca di frutta e verdura, basterebbe seguire i dettami della nostra dieta mediterranea per ridurre il rischio di sviluppare il diabete.
In secondo luogo dovremmo abituarci a fare quotidianamente del movimento fisico: basta mezz’ora al giorno di esercizio per scongiurare la comparsa della patologia. Inutile dire, poi, che è fortemente consigliata la riduzione di fumo e alcool.
Insomma, la formula dello star bene è sempre la stessa: mangiare in modo corretto, tenere in movimento il corpo ed evitare i comportamenti a rischio.
Ma se in questo modo è possibile evitare il diabete, allora è compito di ognuno di noi portare avanti uno stile di vita sano ed equilibrato.