Festival di Venezia: attesa per le "Idi di Marzo", film politico di George Clooney
Venezia si tira a lucido e apre le consuete danze del Festival del Cinema. Gli ingredienti sono sempre gli stessi: proiezioni in anteprima mondiale, rassegne e retrospettive, star da red carpet e l’emozione per il Leone d'Oro, l’onorificenza più alta conferita nel corso della kermesse.
L'apertura del Festival è quest'anno affidata a un regista e attore che non è nuovo ai lustri della laguna veneziana: sarà George Clooney, infatti, a dare la battuta d'avvio alla 68edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. Ad essere proiettato sarà l'attesissimo 'Le Idi di Marzo', un titolo altisonante per una pellicola pregna di tematiche politiche.
Ma cosa narrerà il film di Clooney? Le Idi di Marzo svela i retroscena di una campagna politica per le elezioni presidenziali statunitensi. Clooney, regista e attore dell'opera, interpreta Mike Morris, giovane democratico dello stato dell'Ohio in corsa alle primarie per la presidenza del partito.
La storia, tuttavia, è incentrata sul personaggio di Stephen Myers (interpretato da Ryan Gosling), responsabile della campagna elettorale dell'aspirante presidente. Le vicende dei due uomini si intrecceranno indissolubilmente, portando a galla gli scandali e gli intrighi subdoli e nascosti che il mondo politico cela al di sotto della sua, in apparenza pulita, superficie.
Una materia narrativa importante per un titolo di gran lunga evocativo. Ma cosa sono, nella realtà, le Idi di Marzo? Nel calendario romano la dicitura indica il quindicesimo giorno dei mesi di marzo, maggio, luglio e ottobre, e il tredicesimo degli altri mesi. Tuttavia la scelta del titolo non è da far ricadere tanto sul calendario, quanto sull'assassinio di Giulio Cesare, che avvenne durante le Idi di Marzo del 44 a.C.
Un titolo che allinea il tema politico a quello della congiura, gettando ombra su quella che dovrebbe essere l'arte di governare la società e gli uomini.
Il Festival di Venezia apre la sua prima serata di gala con un tema impegnato, ribadendo che il cinema non è solo svago e divertimento , ma anche una potente macchina che, solleticandone l’intelligenza, fa riflettere lo spettatore.