Francesco De Gregori: storia del "Principe"

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Dall'amore per Dylan all'amicizia con Lucio Dalla. La vita e le canzoni di uno dei più grandi cantautori italiani.

Autore di brani indimenticabili come Rimmel e La donna cannone, Francesco De Gregori è senza dubbio tra i più importanti cantautori italiani di sempre. Ecco le cose da sapere sul “Principe” della nostra canzone, dagli inizi al Folkstudio al successo di pubblico, fino al fortunato sodalizio con Lucio Dalla. Senza dimenticare gli aspetti più privati.

Chi è Francesco De Gregori

Ripercorriamo la carriera e la vita privata di Francesco De Gregori, insieme ad alcune curiosità e le sue frasi più belle.

Nascita

Francesco De Gregori nasce il 4 aprile 1951 a Roma. Deve il nome allo zio paterno, ufficiale degli Alpini e successivamente vicecomandante delle Brigate Osoppo, ucciso a Porzûs nel 1945 da partigiani comunisti. Per via della professione del padre bibliotecario, cresce a Pescara fino a dieci anni, per poi tornare nella Capitale.

La formazione

A Roma frequenta il liceo classico Virgilio. Impara a suonare la chitarra nel 1966, sulle note de Il ragazzo della via Gluck di Adriano Celentano. Nello stesso periodo realizza la sua prima composizione originale: un brano che parla la storia di un disoccupato che, salendo sul Colosseo per avere un lavoro, scivola e muore.

La carriera

Francesco De Gregori ha segnato la storia della musica italiana, grazie a brani amatissimi dal pubblico. Ecco la sua carriera.

Gli inizi

Il giovane Francesco De Gregori inizia a esibirsi in pubblico spinto dal fratello Luigi che, con il nome d’arte Ludwig, suona ogni settimana al celebre locale di musica romano Folkstudio. Il futuro “Principe” della musica italiana comincia proponendo brani dell’idolo Bob Dylan e di Leonard Cohen, poi continua con canzoni scritte di suo pugno. Al Folkstudio conosce Giorgio Lo Cascio, Ernesto Bassignano e Antonello Venditti: il locale affida loro uno spazio chiamato “I giovani del folk”. L’esperienza sarà citata in Notte prima degli esami di Venditti: «Io mi ricordo quattro ragazzi con la chitarra, e un pianoforte sulla spalla». Sempre al Folkstudio conosce la cantante Caterina Bueno, alla ricerca di un chitarrista, con cui andrà per la prima volta in tournée.

Gli anni '70 e il successo

Alla fine del 1971 De Gregori e Lo Cascio ottengono un'audizione con la It di Vincenzo Micocci, ma a causa di alcune divergenze il sodalizio di scioglie subito. De Gregori costituisce così un duo con Venditti. L’anno successivo esce l’album Theorius Campus: il titolo del disco è in realtà anche il nome del duo. Nel 1973 riesce a pubblicare il primo disco solista, intitolato Alice non lo sa. Manca poco al grande successo di pubblico, che arriva nel 1975 con Rimmel, uno degli album più venduti del decennio. Al suo interno, oltre alla traccia che dà il nome al disco, Anche Pablo scritta con Lucio Dalla. Sono anni importanti nella carriera di De Gregori, che in questo periodo collabora con Fabrizio De André e Claudio Baglioni. È in questa fase che avviene il celebre episodio della contestaziona al Palalido di Milano: l’1 aprile 1976, nel corso del concerto serale, alcuni ragazzi appartenenti ai collettivi politici studenteschi salgono a più riprese sul palco, interrompendo l’esibizione, per leggere al pubblico un comunicato contro l'arresto di un militante della sinistra extraparlamentare. Ma soprattutto per contestare De Gregori, accusandolo di praticare uno stile di vita lussuoso, strumentalizzando i temi cari alla sinistra per fare soldi. A un certo punto, nel corso della convulsa serata, al cantautore viene puntata addosso persino una pistola. Dopo aver paventato l’addio alle scene ci ripensa e, nel 1978, pubblica De Gregori, album contenente Generale.

Gli anni '80-'90

Risale al 1980 l’unica esperienza di De Gregori al Festival di Sanremo, seppur come autore: suo il testo di Mariù (musica di Ron), presentata da Gianni Morandi. Nel 1982, dopo qualche anno di pausa, torna con l’album Titanic, che contiene successi come La leva calcistica della classe '68 e I muscoli del capitano. L’anno seguente pubblica l’EP La donna cannone, contenente tre brani composti per il film Flirt, con Monica Vitti. È invece del 1993 l’album live Il bandito e il campione, comprendente l'omonimo brano scritto dal fratello Luigi Grechi, unico inedito in studio.

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Gli anni 2000

Nel 2001 De Gregori pubblica Amore nel pomeriggio, a cui collaborano agli arrangiamenti artisti come Franco Battiato e Nicola Piovani. Il cantautore romano ritorna poi nel 2005 con il disco di inediti Pezzi, che si aggiudica la Targa Tenco come miglior album dell'anno. Nello stesso anno De Gregori si esibisce per la prima volta al Festivalbar e anche al Concerto del Primo Maggio. Il 2 luglio, è il primo musicista di tutto il mondo a iniziare il Live8. Da allora ha inciso altri cinque album in studio. L’ultima sua fatica discografica è De Gregori canta Bob Dylan - Amore e furto, 21esimo album della sua carriera, pubblicato nel 2015.

Francesco De Gregori e Lucio Dalla

Dopo essersi conosciuti al Folkstudio, Francesco De Gregori e Lucio Dalla danno vita a un fortunato sodalizio artistico. A fine 1978, i due lanciano il singolo Ma come fanno i marinai, che ha grande successo. E nell’estate successiva si lanciano nell’imponente tournée Banana Republic, che dà vita a un disco live da 500 mila copie e a un "film concerto dal vivo" che viene proiettato nei cinema. Il tour registrando il tutto esaurito negli stadi e nei palasport italiani. Di grande successo anche il Work in Progress Tour, che i due affrontano a partire dalla primavera del 2010, con oltre cento date quasi sempre sold out.

Vita privata di Francesco De Gregori

Nonostante la grande fama, sulla vita di De Gregori non esistono pettegolezzi, né il cantautore ha vissuto una vita sentimentale travagliata.

La moglie

Francesco De Gregori è infatti sposato dal 10 marzo 1978 con Alessandra Gobbi, sua ex compagna di liceo (testimone di nozze Walter Veltroni).

I figli

De Gregori ha due figli: i gemelli Marco e Federico, nati a pochi mesi dal matrimonio con Alessandra.

La canzoni più famose di De Gregori

Sono davvero tante le canzoni di De Gregori considerate pietre miliari della musica leggera italiana. Eccone cinque.

 

Alice

Alice può essere considerata la prima canzone famosa di De Gregori. Prima traccia dell’album Alice on lo sa: viene presentata a Un disco per l'estate 1973 e arriva ultima su 54 concorrenti.

Rimmel

Come ha raccontato lo stesso De Gregori, Rimmel è una canzone d'amore nata dalla fine di una storia con una ragazza, Patrizia, a cui aveva già dedicato il brano Bene.

La leva calcistica della classe ‘68

Canzone scritta nel 1980, racconta la storia di un provino effettuato presso una squadra di calcio da un dodicenne «con il cuore pieno di paura».

Il bandito e il campione

Ispirato alla vicenda di Sante Pollastri (il bandito) e Costante Girardengo (il campione), questo bellissimo brano è stato scritto dal fratello di De Gregori.

La donna cannone

Non si può non citare questo brano, ispirata a un articolo di cronaca intitolato “La donna cannone molla tutti e se ne va”, che raccontava la crisi di un circo a seguito dell’addio della donna cannone, appunto, che si era innamorata di un collega.

Le frasi più belle di De Gregori

Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore/Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore/Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall'altruismo, dalla fantasia (La leva calcistica della classe ‘68)

Buonanotte, buonanotte fiorellino/Buonanotte tra le stelle e la stanza/Per sognarti devo averti vicino/E vicino non è ancora abbastanza (Buonanotte fiorellino)

Viva l'Italia/L'Italia liberata/L'Italia del valzer e l'Italia del caffè/L'Italia derubata e colpita al cuore/Viva l'Italia/L'Italia che non muore/Viva l'Italia presa a tradimento (Vita l’Italia)

E con le mani amore, per le mani ti prenderò/E senza dire parole nel mio cuore ti porterò/E non avrò paura se non sarò come bella come vuoi tu/Ma voleremo in cielo in carne e ossa, non torneremo più (La donna cannone)

Generale, dietro la collina/Ci sta la notte crucca e assassina/E in mezzo al prato c'è una contadina/Curva sul tramonto, sembra una bambina/Di cinquant'anni e di cinque figli/Venuti al mondo come conigli/Partiti al mondo come soldati/E non ancora tornati (Generale)

Curiosità

  1. Prima di diventare famoso nel mondo della musica, De Gregori ha tentato la carriera di attore. Reclutato per recitare la parte del protagonista in Roma, è stati poi scartato da Federico Fellini, che cercava un attore non troppo alto (è più di 1,90 m). Nel 2003, De Gregori ha poi recitato in Perdutoamor, primo film di Franco Battiato e vincitore del Nastro d’Argento.
  2. Francesco De Gregori deve il soprannome “Principe” al grande amico Lucio Dalla: «Io “Maestro”? Non mi piace essere chiamato così. L'unico soprannome che mi piace è “Principe”, perché Dalla mi lo scelse durante Banana Republic».
  3. Secondo alcune voci infondate, De Gregori avrebbe scritto La donna cannone per Mia Martini. Ma è stato lui stesso a smentire questo fatto nel 1996, durante un’intervista: «Non l'ho scritta per Mia Martini, anche se lei l'ha cantata e io sono stato molto felice di questo suo omaggio».
  4. Risale al 1984, dopo un concerto del cantautore statunitense al Palaeur di Roma, l'unico incontro tra Bob Dylan e Francesco De Gregori: una chiacchierata di pochi minuti, al termine della quale Dylan chiese a De Gregori di avere qualche suo disco.
  5. De Gregori ha rivelato il suio metodo di composizione, almeno dei testi delle sue canzoni. Prima scrive una bozza dei testi a mano, poi riscrive il testo a macchina con una vecchia macchina da scrivere e solo alla fine lo trascrive a computer.