Cary Grant: ritratto segreto di un'icona di Hollywood
Film, vita e amori di Cary Grant, tra luci della ribalta e ombre dell'anima.
«Tutti vogliono essere come Cary Grant. Anche io vorrei essere Cary Grant». A pronunciare questa frase, divenuta celebre fu proprio l'attore di origini britanniche, famoso in tutto il mondo non con il suo vero nome - Archibald Alexander Leach - ma come Cary Grant. Nato il 18 gennaio 1904, la stella di Hollywood ha costruito una fama inossidabile. Circondato di donne bellissime, sposato ben cinque volte eppure funestato dai problemi di salute mentale, Cary Grant ha scritto un pezzo di storia del cinema, grazie a film straordinari come Caccia al ladro. Ecco la sua vita, tra luci della ribalta e ombre dell'anima.
L’infanzia di Archibald Alexander Leach
Nato a Bristol, Gran Bretagna, Archibald Alexander Leach vive un'infanzia problematica a causa della mancanza dell'affetto della madre. La donna è assente perché ricoverata in una clinica per la cura delle malattie mentali, ombra che si allungherà anche sulla vita del figlio. A quindici anni interrompe gli studi e, falsificando la firma del padre, riesce a presentare un documento che lo autorizza a partire con la compagnia di saltimbanchi di Bob Pender. Diventa un funambolo e si esibisce anche coma attore di music-hall. Grazie alla compagnia di Pender sbarca negli Stati Uniti, esordisce a Broadway e inizia a recitare.
Quando e come Archibald diventa Cary
Negli anni Trenta entra a far parte della scuderia della casa di produzione Paramount. Gira film come caratterista, ma in realtà diventa presto un factotum. Nel 1932 la casa di produzione gli affibbia il nome d'arte Cary Grant, con cui debutta al cinema con il film This is the night. Incarna il seduttore ideale in moltissime pellicole, tra cui Venere Bionda e Non sono un angelo.
Filmografia: i migliori film di Cary Grant
Grazie al regista George Cukor nel 1935 Grant ottiene il ruolo di protagonista, al fianco di Katharine Hepburn, nella commedia Il diavolo è femmina: qui dimostra le sue notevoli doti di attore brillante, diventando il re della cosiddetta "commedia sofisticata". I fattori del suo successo sono l'atteggiamento distinto e scanzonato, il suo indiscutibile fascino e alla sua autoironia. Tra i film più importanti del periodo ci sono L'orribile verità (1937), Susanna! (1938), Incantesimo (1938), Scandalo a Philadelfia (1940).
Continua a coltivare questa nicchia di mercato anche per tutti gli anni Quaranta e Cinquanta, quando gira Arsenico e vecchi merletti (!944), diretto da Frank Capra, Ero uno sposo di guerra (1949) e Il magnifico scherzo (1952), entrambi di Howard Hawks. Negli stessi anni gira anche molti thriller grazie alla collaborazione con il regista Alfred Hitchcock. Il maestro del brivido lo scrittura per Il sospetto (1941), Notorious - L'amante perduta (1946), Caccia al ladro (1955) e Intrigo internazionale (1959).
Tra i suoi migliori film ricordiamo anche Sciarada (1963) e Indiscreto (1958), diretti da Stanley Donen, Il visone sulle spalle (1962) di Delbert Mann, Cammina, non correre (1966), ultimo film della carriera di Grant, diretto da Charles Walters.
Durante la metà degli anni cinquanta Grant fonda anche la sua personale casa di produzione, la Grantley Productions. Nel corso della sua lunga carriera Cary Grant ricevette solo due candidature all'Oscar: nel 1942 con Ho sognato un angelo (1941) e nel 1945 con Il ribelle (1944); solo nel 1970 gli venne assegnato un premio Oscar alla carriera. Non ha mai vinto un Golden Globe, anche se ha ricevuto cinque nomination.
Le pene d’amore per Grace Kelly
Cary Grant recita accanto alle donne più belle del suo tempo. Ingrid Bergman, Joan Fontaine, Eva Marie Saint, Audrey Hepburn. Ma il suo cuore perde più di un battito per Grace Kelly. Ne ammira la bellezza e la naturalezza. L'intesa sul set di Caccia al ladro è profonda e sfocia in un'amicizia che i due attori hanno mantenuto per tutta la vita. All'epoca l'attore ha 51 anni. La futura regina del Principato di Monaco ne ha solo 27. In un'intervista dice: «Avevo recitato con dive famose, le più belle di Hollywood, ma Grace per me era una dea scesa dall'Olimpo: ne ero innamorato cotto prima ancora di conoscerla, di incontrarla, e non facevo che ringraziare il mio amico Alfred Hitchcock per il grosso regalo che mi aveva fatto portandomela tra le braccia come inteprete del film».
Giravano sin dal mattino e le gambe bellissime di Grace Kelly, svelate dai pantaloncini corti, seducono Grant, che ricorda ampiamente i turbamenti in un libro di memorie. Grant apprende la notizia del matrimonio tra l'attrice e il principe Ranieri di Monaco dallo scrittore francese Jean Cocteau. Da perfetto gentleman si ritira in buon ordine. Per tutta la vita sarà ospite gradito a corte, dove per i giovani principi sarò sempre "zio Archie".
Cary Grant e l’ultima moglie Barbara Harris
Dopo quattro matrimoni Cary Grant sembra trovare pace con Barbara Harris. Diventa la sua ultima moglie nel nel 1981. Lei ha 44 anni meno di lui. Si dice che alla morte del suo anziano marito, scomparso il 29 novembre 1986 all'età di 82 anni, Barbara abbia ricevuto una grossa fetta del patrimonio dell'attore, compresa la proprietà di Beverly Hills. Ma Barbara non resta sola dopo la morte dell'anziano marito: viene confortata dal migliore amico dell'attore Kirk Kerkorian. Secondo la columnist Liz Smith del Daily Mail i due arrivano persino a vivere insieme nella casa di Grant, a Beverly Hills, ereditata da Harris, e a sposarsi.
5 cose che non sai su Cary Grant
- Il primo nome d'arte scelto da Cary Grant è Cary Lockwood. La scelta viene guidata dagli amici Fay Wray e John Monk Saunders. Tornato alla Paramount con questa soluzione al suo meno piacevole nome inglese, i produttori si soffermano su Cary ma sorvolano su Lockwood, cognome della star del cinema muto Harold Lockwood. Qualcuno nel team inizia a leggere una lista di cognomi papabili per poi finire su Grant. L'attore cambia legalmente il suo nome nel 1941.
- Ma Cary Grant lavora anche come Archie Leach. Dopo esser andato in America con la troupe di Bob Pender, con cui gira la nazione come acrobata, la futura star di Hollywood decide di rimanere negli Stati Uniti. Si destreggia sul palco, fa l'imbonitore a Coney Island, e si dà da fare persino come escort. Nel 1927, incontra il leggendario produttore Arthur Hammerstein e fa il suo debutto a Broadway, il primo passo verso la futura carriera cinematografica.
- Uno degli aspetti meno noti della personalità di Cary Grant è la sua parsimonia. Anzi, i suoi amici dell'epoca in più occasioni lo definiscono un vero e proprio tirchio. È ossessionato dai suoi contanti e dal costo delle cose. Si dice che prima di buttar via una camicia troppo consumata, ne tagliasse via i bottoni, mettendoli da parte. Ma questa propensione fa sì che Grant sia stato anche il primo attore a negoziare con i suoi produttori una percentuale sugli incassi dei suoi film.
- Cary Grant combatte per tutta la vita contro la depressione. Nonostante sia l'uomo dei sogni per molte, ha problemi con le donne, creati anche dalla precoce perdita della madre, avvenuta quando aveva solo nove anni. Questo lo porta a sposarsi ben cinque volte: le prime quattro mogli scappano via. Proprio per controllare questi problemi Grant si sottopone a molte sedute di LSD. Si dice siano state circa un centinaio in tutta la sua vita. L'attore dona circa 10.000 dollari ai dottori che lo supervisionarono durante le sessioni, che lo hanno portato verso una vera e propria rinascita.
- Si dice che Cary Grant sia stato bisessuale, ma sembra che la cosa non facesse poi molto piacere all'attore. A 76 anni fa causa all'attore Chevy Chase, che lo aveva definito omosessuale durante il talk shwa di Tom Snyder. Gli chiede 10 milioni di dollari per calunnia: ne riceve solo uno. Sulla questione ha detto solo: "Vero o falso, sono vecchio abbastanza da non preoccuparmene".
Photo: Cinema Publishers Collection
Stefania Leo