100 anni dalla prima de Il Monello di Chaplin
I 100 anni di The Kid (Il Monello), il primo lungometraggio di Charlie Chaplin che inaugurò forme espressive e narrative in grado di influenzare il cinema internazionale.
Il monello (titolo originale The Kid) è un film muto del 1921. Si tratta del primo lungometraggio scritto, prodotto, diretto e interpretato da Charlie Chaplin, che a partire dal 1914 si era cimentato in numerosi corti. Grande successo all’epoca, Il monello ha superato la prova del tempo e oggi è universalmente riconosciuto come uno dei film che hanno segnato la storia della settima arte.
La prima e l’uscita nelle sale
Lungo 68 minuti, The Kid fu presentato ufficialmente il 21 gennaio 1921 alla Carnegie Hall di New York, durante una serata di beneficenza. Uscì poi nelle sale statunitensi il 6 febbraio, incontrando i favori di critica e pubblico. La pellicola ebbe negli anni seguenti una distribuzione internazionale, arrivando in Italia nel 1923 con il titolo Il monello.
La trama
Ne Il monello, una ragazza madre sedotta e abbandonata lascia il figlio appena nato all'interno di un'automobile di lusso, nella speranza che una ricca famiglia se ne prenda cura. La macchina viene però rubata da due ladri, che scaraventano il piccolo fuori dalla vettura: a trovarlo è un vagabondo (il personaggio The Tramp, Charlot in Italia), che decide di adottarlo nonostante le difficoltà economiche. Alcuni anni dopo, il bambino è socio in affari del padre “adottivo”, che di mestiere fa il vetraio ambulante: il piccolo lo precede tirando sassate alle finestre delle abitazioni lungo vie per le quali transita Charlot con vetri di ricambio. Nel frattempo, il destino ha ripagato l'ex ragazza madre, diventata un’attrice affermata: mamma e figlio si ritroveranno, dopo diverse peripezie.
Le riprese
Il monello richiese in tutto 18 mesi di lavoro, in un periodo difficile per Chaplin, che poco prima dell’inizio delle riprese perse il primo figlio, avuto dalla moglie Mildred Harris. Il loro matrimonio, mai felice, naufragò durante la lavorazione del film e la pellicola rischiò di finire sotto sequestro (insieme ad altri beni) nella causa di divorzio: Chaplin terminò il montaggio de Il monello in una stanza dell’Hotel Utah di Salt Lake City, affittata in incognito.
Il successo
Film comico intervallato da sequenze commoventi, Il monello ebbe un grande successo grazie alla presenza del vagabondo Charlot, che interpretato da Chaplin fin dal 1914 appariva finalmente in un lungometraggio, ma anche per quella del bambino interpretato da Jackie Coogan, abbandonato e desideroso di affetto: all’indomani della Prima Guerra Mondiale, segnata dal dramma di migliaia di orfani, la vicenda raccontata sul grande schermo colpì notevolmente il pubblico, che in sala alternava risate e lacrime.
L’attore bambino
A interpretare il monello fu Jackie Coogan, piccola star del vaudeville notata da Charlie Chaplin all’Orpheum Theatre di Los Angeles mentre si esibiva nello shimmy, ballo molto popolare all’epoca. Coogan non fu il primo attore bambino protagonista di un lungometraggio, ma diventò il più famoso di tutti: non è un caso che al suo nome sia legata la prima legge statunitense a protezione dei guadagni degli artisti minorenni, chiamata appunto Coogan Act. Dopo Il monello, Jackie Coogan lavorò molto negli Anni 20 (tra i film in cui recitò da protagonista ci sono My Boy, The Rag Man e Oliver Twist) ed ebbe una lunghissima carriera, seppur non sempre da protagonista, al cinema e in televisione, dove è ricordato è ricordato soprattutto per il ruolo dello zio Fester ne La famiglia Addams.
Il resto del cast
Il ruolo della ragazza madre fu affidato a Edna Purviance, star del muto e primadonna della troupe di Chaplin, con cui ebbe anche una relazione sentimentale. Carl Miller fu scelto invece per il ruolo del seduttore padre del bambino, mentre a interpretare il poliziotto fu l’attore caratterista Tom Wilson, che nel corso della carriera comparve in quasi 300 pellicole. Infine, una curiosità. Il neonato che appare nelle prime scene si chiama Silas Merric Hathaway Jr. e all’epoca delle riprese aveva otto mesi: è l’unico ancora vivente tra gli attori dei film muti di Chaplin.
Matteo Innocenti