Giornata internazionale dell’uomo: storia e finalità

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In pochi lo sanno, ma il 19 novembre si festeggia la Giornata internazionale dell'uomo. Ecco com'è nata.

Anche se statisticamente sono le donne ad essere più penalizzate nella società, questo non vuol dire che non accada anche agli uomini. Proprio per questo, ogni anno, il 19 novembre si celebra in oltre 50 Paesi la Giornata internazionale dell’uomo, importante occasione di riflessione sull’universo maschile.

Storia della giornata internazionale dell’uomo

A pensare per la prima volta ad una giornata dedicata agli uomini fu Thomas Oaster, professore dell’Università del Missouri, nel non troppo lontano 1991. Così l’anno seguente, più precisamente il 7 febbraio, vi fu la prima celebrazione, che non ebbe però il successo sperato. 

Jerome Teelucksinghe, professore dell’Università delle Indie Occidentali, rilanciò il progetto nel 1999 a Trinidad e Tobago, Stato dell’America Centrale. Esisteva già una festa del papà, ma nulla che ponesse l’attenzione su tutti quei ragazzi, adolescenti e uomini che non erano ancora padri. Era necessario un momento di riflessione sulle loro condizioni, 24 ore per allinearsi, fare il punto della situazione, capire cos’era stato raggiunto e cosa invece bisognava ancora migliorare. Teelucksinghe scelse il 19 novembre: era il giorno del compleanno di suo padre e al tempo stesso, dieci anni prima, in quella data, i tifosi della squadra di calcio di Trinidad e Tobago avevano dimostrato lealtà sportiva senza eguali (premiata con il FIFA Fair Play Award) nonostante la mancata qualificazione alla Coppa del Mondo. 

Quella di Trinidad e Tobago fu la prima celebrazione e a questa ne seguirono molte altre a livello internazionale: Australia, Caraibi, America del Nord, Asia, Europa e Africa. Oggi è supportata da molti gruppi ed istituzioni, tra cui ONU e UNESCO e riguarda oltre 50 paesi in tutto il mondo.

La giornata internazionale dell’uomo in Italia

In Italia, la Giornata internazionale dell’uomo è stata introdotta a partire dal 2013 al fine di colmare quel vuoto riguardo diritti e cura di adulti e adolescenti e mostrare un nuovo aspetto del sesso maschile, evidenziandone successi e contributi.

Perché si celebra la giornata internazionale dell’uomo: le finalità

La Giornata internazionale dell’uomo nasce come momento di riflessione sulla condizione dell’universo maschile, sulle sue problematiche, ma è anche un’occasione per promuovere parità di genere e valori umanitari.

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123RF

Sensibilizzazione riguardo salute e benessere maschile

Ancora oggi si parla molto poco delle condizioni di salute sia fisica che mentale degli uomini. Eppure in tutto il mondo l’aspettativa di vita dell’uomo è inferiore rispetto a quella della donna, come dimostrato da statistiche internazionali. Inoltre, 2/3 dei morti per suicidio, sempre secondo dati ufficiali, sono uomini, con un rapporto di genere che va aumentando linearmente nel tempo. Proprio per questo risulta importante far luce su tali aspetti, evidenziare il valore del dialogo, ricordare continuamente il potere della parola, sensibilizzare, coinvolgere e supportare.

Uomini, discriminazioni e violenza

Anche gli uomini sono oggetto di violenza e discriminazione. Nei pubblici servizi, nell’educazione, nei tribunali, in famiglia, sui media, ma anche sul lavoro. 

Gli uomini, ad esempio, rappresentano il 95% delle vittime di incidenti sul lavoro, conseguenza del fatto che sono portati ad accettare mansioni usuranti e pericolose. Rappresentano un’ampia maggioranza delle vittime di aggressioni e di omicidi e sono spesso colpiti da discriminazioni giuridiche. Su di loro vengono riposte importanti aspettative e le pressioni sociali a cui sono sottoposti sono tali da generare situazioni di grave disagio e di pericolo.

Disuguaglianze nell’istruzione

Le statistiche mostrano come oggi le donne tendano ad essere più scolarizzate degli uomini. È infatti meno probabile che abbandonino precocemente gli studi e che ripetano l’anno scolastico. Inoltre, raggiungono più spesso un’istruzione di livello terziario, universitario o superiore. La maggior parte degli abbandoni scolastici è quindi maschile e questo costituisce una problematica rilevante in quanto la scarsa educazione è collegata ad una serie di problematiche quali cattiva salute, disoccupazione, povertà, disgregazione famigliare, solitudine ed emarginazione.

Paternità e modelli maschili

Uno degli obiettivi principali della Giornata Internazionale dell’uomo è quello di proporre modelli maschili positivi. Non soltanto celebrità del mondo del cinema, dello sport, della politica, ma anche e soprattutto persone e lavoratori di tutti i giorni. Padri partecipi della vita dei loro figli con pazienza, resistenza e fatica. Padri che non si limitano a stare dietro le quinte, ad essere una colonna portante, ma immobile e fredda. Uomini che raggiungono con determinazione i loro obiettivi, uomini che mostrano la loro capacità di emozionarsi. Gli amici, i mariti, i compagni amorevoli. 

 

Claudia Monticelli