La nuova percezione del proprio corpo
La pubertà, il periodo in cui avvengono le maggiori trasformazioni morfologiche e funzionali, inizia solitamente verso i dodici anni. In un periodo assai breve il corpo, che fino ad allora ha avuto caratteristiche infantili, assume un aspetto più adulto. Questi mutamenti, piuttosto evidenti, influenzano profondamente tutta la personalità causando sconvolgimenti nel comportamento e nella percezione di sé. Generalmente il cambiamento totale del corpo e la comparsa dei caratteri sessuali secondari (modificazioni della voce, distribuzione dei peli, sviluppo delle mammelle nella femmina ecc.) possono o confermare un'identità già positiva o sostituire un'identità positiva al posto di un'identità negativa, qualora il "brutto anatroccolo" si trasformi in "cigno"; oppure danneggiare una precedente identità negativa se il bambino gracile e goffo diviene un adolescente con le stesse caratteristiche.
Gli adolescenti sono molto sensibili ai giudizi altrui nei confronti del loro aspetto fisico, perché sono consapevoli del fatto che la risposta dell'altro dipende in modo determinante dall'apparenza fisica.
Nell'adolescenza il corpo diviene il luogo per eccellenza in cui vivono i conflitti con le figure genitoriali, il terreno di scontro delle pulsioni sessuali nascenti e del rifiuto di queste. Le crisi bulimiche adolescenziali femminili esprimono proprio la strettissima relazione che intercorre fra le alterazioni della condotta alimentare e la difficoltà ad accettare mentalmente il corpo sessuato. Anche l'anoressia è l'espressione di contrasti psicologici. Il pasto familiare è spesso l'unica occasione di incontro reale tra i membri della famiglia, in cui si confrontano le diverse posizioni dei familiari.