intolleranze alimentari
manifestazioni allergiche a uno o più alimenti. Si tratta di una situazione abbastanza comune nell'infanzia, la cui frequenza tende a ridursi nell'età adulta. Nel neonato la più frequente è l'intolleranza alle proteine del latte vaccino, però sono state segnalate anche allergie alle proteine della soia; nei bambini si possono verificare, da sole o associate ad allergie al latte vaccino, anche intolleranze al glutine (per esempio, in presenza di morbo celiaco), alla carne bovina o suina, al latte di capra, all'uovo e al riso. Scegliere prodotti senza glutine. Nell'adulto sono relativamente diffuse le allergie a pesci, crostacei, molluschi, cereali, alcuni legumi (per esempio, piselli), pomodoro, fragole, noci, mandorle e agli additivi alimentari. La causa è simile a quella delle allergie respiratorie, con sviluppo di una risposta immunitaria costituita da IgE, in genere per carenza di IgA secretorie e per il venir meno dei fenomeni di barriera intestinale che, fisiologicamente, impediscono l'assorbimento di sostanze di natura antigenica. I sintomi di intolleranza alimentare sono rappresentati da diarrea, vomito, gonfiore addominale, anoressia, eruzioni cutanee e possibile sviluppo di gravi fenomeni anafilattici. Nei lattanti è fondamentale l'allattamento materno almeno fino al terzo mese: laddove non fosse possibile e il latte vaccino non fosse tollerato, si ricorrerà a latti adattati prodotti da case farmaceutiche. Nell'adulto va ricercato l'alimento che è causa dei disturbi, attraverso i comuni test allergometrici.