vìschio

(regionale visco), sm. [sec. XIV; latino volg. viscŭlum, da viscum].

1) Nome comune della pianta Viscum album della famiglia Viscacee abbastanza comune in Europa e in Asia. È una pianta sempreverde ed emiparassita, vive sui rami di diverse piante (pino silvestre, pero, melo) e ha l'aspetto di un folto cespuglio con foglie opposte, sessili e oblunghe. I fiori, unisessuali e giallastri, sono raccolti in fascetti all'ascella delle foglie; il frutto, che matura in inverno, è una bacca sferica, di colore perlaceo, con polpa gelatinosa contenente un grosso seme.

2) Per vischio quercino si intende la specie di pianta Loranthus europaeus della famiglia Lorantacee diffusa nell'Europa temperata, emiparassita di querce, castagni e olivi, su cui forma cespugli ramosissimi dando luogo a un grosso rigonfiamento a cercine nel punto di inserzione sulla pianta ospite. Ha foglie caduche e fiori gialli, regolari; il frutto è una bacca gialla.

3) Sostanza vischiosa e attaccaticcia, estratta dalle bacche del vischio quercino o prodotta artificialmente, usata per catturare gli uccelli.

4) Fig., lett., cosa che lega, trattiene, riferito specialmente alla passione amorosa che lega due persone tra loro. Anche inganno, insidia, lusinga.