trattatìstica
IndiceDefinizione
sf. [sec. XX; da trattato]. L'insieme dei trattati che riguardano un determinato ambito culturale o appartengono a uno specifico periodo storico: la trattatistica. militare del Rinascimento; un esame della trattatistica romantica sulla letteratura popolare. In particolare, nel linguaggio della critica d'arte, filone di testi teorici caratterizzato da un'esplicita volontà normativa e codificante; per una trattazione più ampia si rimanda a critica (arte).
Storia
La trattatistica fu tra le primissime forme di letteratura sull'arte: in Grecia furono scritti i trattati sulla scultura e la pittura di Senocrate di Sicione e Antigono di Caristo (sec. III a. C.) a Roma il trattato di architettura di Vitruvio (sec. I a. C.): essi accompagnano il processo di emancipazione dell'artista dal ruolo di lavoratore manuale a quello di intellettuale (non a caso fu proprio un artista, Policleto, a supportare il proprio lavoro con un testo teorico, il celebre Canone). Questa tradizione continuò, in forme mutate e strettamente tecniche, nella precettistica medievale dei prontuari, dei ricettari (Teofilo, sec. XII), delle raccolte di modelli geometrici (Villard de Honnecourt, sec. XIII), fino alla più complessa opera del fiorentino Cennino Cennini (sec. XV). Una totale rifondazione della trattatistica si ebbe nel Rinascimento, quando la concezione dell'arte come attività intellettuale spinse gli artisti a dare fondamenti teorici e scientifici al proprio operare (emblematica in tal senso l'attività di trattatista dell'umanista letterato e architetto L. B. Alberti). Particolarmente importanti furono i numerosi trattati rinascimentali dedicati all'architettura e alla prospettiva. Questa profonda unione tra teoria e prassi artistica si ruppe col manierismo. Contemporaneamente, carattere rigidamente normativo (specie a livello iconografico), e quindi accademico, ebbe la trattatistica della Controriforma. Dal Seicento in avanti il prevalere delle correnti intellettualistiche e di quella teoria del “bello ideale” dominante fino al neoclassicismo avviò una sempre più netta decadenza delle tendenze speculative e normative nella letteratura sull'arte. Pertanto, a cominciare dal sec. XVIII, il filone della trattatistica praticamente scomparve, mentre sorgevano e si ampliavano la critica d'arte, la storiografia dell'arte, l'estetica.