talèa o tàlea

sf. [sec. XIV; dal latino talĕa]. Porzione di ramo, munita di gemme, utilizzata per la riproduzione agamica di piante che emettono facilmente radici avventizie (vite, pioppo ecc.). Le talee, di lunghezza variabile secondo la specie e l'ambiente cui sono destinate, vengono prelevate durante il riposo invernale e poste a radicare in piantonaio. Le talee radicate si dicono barbatelle.

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