spread
loc. inglese (dal verbo to , diffondere, spargere; dal sostantivo , diffusione, oscillazione, scarto). Termine utilizzato in ambito economico con diversi significati: in borsa il bid-ask è la differenza tra il prezzo più basso a cui un venditore è disposto a vendere un titolo (ask) e il prezzo più alto che un compratore è disposto a offrire per quel titolo (bid); nei mutui lo spread è il ricarico che la banca decide di aggiungere al tasso di base quale proprio ricavo; infine – e si tratta dell'accezione più utilizzata nel corso della crisi economico-finanziaria del nuovo millennio – nel lessico finanziario il credit è la differenza di rendimento tra due obbligazioni o titoli di Stato di cui uno relativo ad un Paese a rischio default mentre l'altro privo di rischio. e in particolare ci si riferisce generalmente al differenziale tra il rendimento dei BTP italiani e quello dei Bund tedeschi che ad oggi si ritengono i più solidi (sostanzialmente considerati privi di rischio di insolvenza dell’emittente) e quindi con i rendimenti più bassi. A partire dalla crisi finanziaria del 2008 il termine è divenuto di uso comune come indicatore della situazione economica di uno Stato e della fiducia dei mercati circa i titoli di un Paese. Fino ad allora lo spread italiano non aveva mai superato i 30-40 punti base; ma a seguito del fallimento della Lehman Brothers nel 2009 ha toccato quota 170. A seguito della crisi della Grecia, nel corso del 2011, lo spread dei BTP italiani ha toccato il record di 574 punti base per poi tornare progressivamente nel corso del 2013 ad abbassarsi ai livelli pre-crisi grazie ai provvedimenti della BCE guidata da Mario Draghi, presi nella forma di interventi di politica monetaria non convenzionale. Rilevante è stata anche la dichiarazione politica da parte della stessa BCE di difendere l’integrità dell’euro attraverso un piano di acquisti di titoli sul mercato secondario. La crisi economica seguita alla pandemia di coronavirus del 2020 ha mostrato una nuova pericolosa crescita dello spread che ha richiesto interventi della BCE e dell’UE per tutelare la zona Euro.