sintàgma
sm. (pl. -i) [sec. XX; dal greco sýntagma, disposizione, con influsso di sintassi]. Termine introdotto da F. de Saussure per indicare il combinarsi delle parole su un nastro orizzontale corrispondente alla catena parlata. Nelle varie correnti linguistiche moderne il termine ha assunto diverse sfumature di significato o anche accezioni diverse. Nel linguaggio comune con sintagma si intende una singola unità sintattica, un gruppo cioè di due o più elementi linguistici (articolo, pronome, aggettivo, verbo, sostantivo ecc) che forma un'unità minima dotata di significato ma priva di un senso compiuto che sia comunicabile da solo. I sintagmi fondamentali sono quelli nominali e quelli verbali che hanno rispettivamente un nome e un verbo come elemento principale.