si (pronome personale)
pron. pers. [sec. XIII; latino se e sibi, accusativo e dativo del pron. rifl. di terza pers.]. Forma atona del pron. sé; si usa in posizione proclitica con i modi finiti del verbo (si lava, si direbbe), in posizione enclitica con l'inf. (lavarsi), il pp. (pentitosi) e il gerundio (dicendosi) e anche, nell'uso lett. e burocratico, nei modi finiti (vuolsi, vendonsi); seguito dai pron. lo, la, li, le, ne, assume la forma se; si pospone ai pron. mi, ti, gli, le, vi, ci (non mi si crede). Nel contesto può assumere diverse funzioni: A) ha valore di compl. oggetto con i verbi rifl. e reciproci: si veste; due individui che si detestano. B) Ha valore di compl. di termine con i verbi rifl. apparenti: lavarsi la faccia. In particolare, con valore di dativo etico, esprime una particolare partecipazione affettiva del soggetto all'azione: si goda in pace questi momenti. C) Usato con un verbo alla terza pers. sing., può conferirgli valore di impers.: si fa quel che si può. D) Premesso alla terza pers. sing. o pl. di un verbo transitivoattivo, gli conferisce valore passivo: si sentono strani rumori. E) Nel linguaggio familiare, si usa davanti alla terza pers. sing. di un verbo con valore di prima pers. pl.: noi si sarebbe d'accordo. F) Talvolta con valore pleonastico: non sa quel che si dice.