seminàrio

sm. [sec. XIV; dal latino seminaríum, semenzaio].

1) Anticamente, semenzaio, vivaio; anche fig.: i monasteri medievali furono seminari di tradizione culturale.

2) Istituto in cui si preparano culturalmente e spiritualmente gli aspiranti al sacerdozio.§ La formazione dei seminari si può ricollegare alle scuole monastiche e vescovili medievali, e di essi si fece più vivo il bisogno con il sorgere delle università, presso le quali gli ordini mendicanti fondarono collegi per i loro frati. Il Concilio di Trento li rese obbligatori in ogni diocesi. Attualmente essi sono disciplinati dal diritto canonico. A eccezione di quelli che dipendono direttamente dalle Sacre Congregazioni per le chiese orientali e per l'evangelizzazione dei popoli, la sorveglianza sui seminari è esercitata dalla Sacra Congregazione per l'educazione cattolica. In Italia il Concordato riconosce la dipendenza dei seminari dall'autorità ecclesiastica, senza ingerenza delle autorità statuali.

3) Nelle università, riunione di studio, in particolare se accompagnata da applicazioni pratiche; istituto in cui si tengono tali riunioni.