delegato

agg. e sm. [sec. XIV; pp. di delegare]. Persona investita del diritto di esercitare le funzioni di altra persona o di altro organo: amministratore o consigliere delegato, membro di un consiglio d'amministrazione, incaricato di esercitare parte delle attività di competenza dello stesso consiglio; delegato di potere, consigliere delegato o amministratore unico, chi in un'azienda raccoglie nella sua persona tutto il potere decisionale pur senza dover rispondere dei rischi; delegato d'impresa, nelle imprese con meno di 41 lavoratori colui che li rappresenta presso il datore di lavoro con mansioni identiche a quelle della commissione interna; giudice delegato, giudice con funzioni processuali, tutorie e cognitorie nel fallimento, nel concordato preventivo e nell'amministrazione controllata; delegato di Pubblica Sicurezza, in passato funzionario di polizia, sostituito dal commissario di Polizia di Stato; delegato di spiaggia, funzionario preposto alla delegazione di spiaggia, l'ultimo grado della ripartizione amministrativa del litorale nazionale. § Delegato sindacale, rappresentante di un determinato sindacato all'interno di un'azienda. Suo compito è di mantenere i collegamenti fra il sindacato a cui appartiene e i lavoratori dell'azienda iscritti allo stesso; di sviluppare i temi sindacali e la loro pratica aderenza alla realtà della fabbrica; di tenersi in costante contatto con la rappresentanza sindacale aziendale per stimolarne l'attività e coordinarne l'azione con il processo delle relazioni industriali. Viene eletto dalla sezione sindacale aziendale. § Delegato apostolico, rappresentante della Santa Sede senza carattere diplomatico sopra un territorio appartenente a uno o più Stati in cui la Santa Sede non ha rappresentanza diplomatica. Ha il compito di vigilare sulle condizioni della Chiesa cattolica nel territorio affidatogli e coordinare l'attività dei vescovi locali. Esercita soltanto funzioni ecclesiastiche e non politiche. Tali funzioni sono regolate dal motu proprio di papa Paolo VI De muneribus legatorum Romani Pontificis (24 giugno 1969).