schola cantorum
loc. latina (propr., collegio dei cantori) usata in italiano come sf. Gruppo di cantori ai quali è affidata l'esecuzione dei canti che accompagnano le musiche sacre. La sua funzione è di sostenere il canto dei fedeli, di alternarsi a esso, di eseguire qualche parte più difficile senza mai sostituirglisi completamente. Per questo il suo posto è normalmente tra l'altare e l'assemblea, come nelle antiche chiese romane, per meglio esercitare la sua funzione di mediazione e di aiuto. In alcune epoche di decadenza liturgica, invece, il canto divenne appannaggio della sola schola cantorum. Allora incominciò anche la costruzione di tribune apposite, solitamente in fondo alla chiesa, separate dall'assemblea e delimitate da un recinto rettangolare a plutei o transenne. La schola cantorum era talvolta fornita, sui lati, di due amboni che servivano per la lettura dell'epistola e del Vangelo (a Roma: San Clemente, Santa Maria in Cosmedin).