sainete
sm. spagnolo. Il termine, usato fin dal sec. XIV nel significato di “bocconcino saporito” o anche “salsa piccante”, passò nel teatro spagnolo del sec. XVIII a designare più o meno lo stesso genere già conosciuto sotto i nomi di paso (sec. XVI) ed entremés (sec. XVI-XVII), ossia una breve farsa rappresentata fra un atto e l'altro di una commedia o di un dramma. Massimo autore di sainetes fu il commediografo madrileno Ramón de la Cruz, che ne compose varie centinaia. Nella seconda metà del sec. XIX, il sainete venne ripreso dai commediografi del género chico e continuato nei primi decenni del sec. XX dai fratelli Quintero, C. Arniches e altri, in pratica identificandosi con la zarzuela breve (se accompagnato da brani musicali) e con la farsa, il paso, il juguete cómico e simili (se non musicato).