sólco
Indicesm. (pl. -chi) [sec. XIII; latino sulcus].
1) Apertura lunga e più o meno profonda che si pratica nel terreno con l'aratro, la zappa o altro attrezzo agricolo: spargere il seme nel solco. Per estensione, traccia lasciata nel terreno da ruote e simili o prodotta da agenti atmosferici: la neve era segnata dai solchi degli sci; questi piccoli solchi sono il risultato dell'acqua piovana e del vento. Fig.: uscire dal solco, andare fuori strada, uscire dal tracciato, deviare dall'argomento o dalla retta via. Inparticolare, in geografia, incisione prodotta nel terreno da un corso d'acqua: il frastagliato solco del torrente.
2) Segno lasciato su una superficie; incisione più o meno visibile: il disco fonografico presenta un solco a spirale; fare un solco nell'intonaco con un chiodo. In particolare, ruga, grinza: l'età cosparge la pelle di solchi; anche fig.: esperienze che lasciano un solco profondo nell'animo, che producono effetti incancellabili. Per estensione, scia lasciata sull'acqua da un'imbarcazione: il solco della nave.
3) Fig., frattura, spaccatura, divisione: contrasti che hanno creato tra di loro un solco incolmabile.
4) In anatomia, termine generico per indicare una fenditura, depressione o scissura, più o meno profonda, sulla superficie di un organo. In particolare, in embriologia, solchi branchiali, fenditure che nei Mammiferi si formano ai lati del collo durante lo sviluppo dell'embrione. Sono strutture che non giungono però a completo sviluppo e si modificano assumendo un'organizzazione completamente diversa da quella iniziale.
5) In geomorfologia, solco di battente, incavo orizzontale che si incide sulle falesie rocciose all'altezza del livello del mare, originato dall'azione erosiva del moto ondoso. Il progressivo approfondimento del solco di battente può provocare il crollo della falesia e il suo arretramento.
6) Nella tecnica, incavo a spirale piana del disco fonografico che riporta la registrazione meccanica del suono.