ritidòma
Redazione De Agostini
sm. (pl. -i) [sec. XIX; dal greco rhytídōma, corrugamento, increspamento]. Nelle piante legnose, strato protettivo esterno della corteccia del fusto o della radice, che si forma a partire dal periderma per progressiva comparsa di nuove zone di fellogeno verso l'interno. Esso risulta costituito da sughero e da elementi più profondi, spesso fibre e vasi cribrosi morti. Si può staccare in modo caratteristico, per esempio a placche come nel platano o a strisce come nella vite. È sinonimo di scorza; nel linguaggio comune viene impropriamente indicato come corteccia.