risàia
sf. [sec. XVIII; da riso]. Appezzamento di terreno predisposto per la coltura stabile o avvicendata del riso. § Nella maggior parte dei casi una risaia è costituita da appezzamenti per quanto possibile livellati e circondati da arginelli, che prendono il nome di camere (o piane), i quali vengono sommersi da uno strato di acqua mantenuto in lento ma continuo movimento mediante opportune aperture negli argini. L'acqua ha in prevalenza la funzione di attenuare gli sbalzi di temperatura fra il giorno e la notte, e specialmente i repentini abbassamenti, che la pianta non sopporta. Di solito la sommersione della risaia avviene mediante immissione dalla roggettaadacquatrice alla prima camera, e da questa alla successiva, fino all'ultima, che è quella situata più in basso. Nel caso di scarsità d'acqua, invece, l'immissione di questa viene fatta mettendo ciascuna camera in comunicazione con l'adacquatrice, e il movimento del liquido avviene per percolazione e per evaporazione.